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Politica lunedì 20 settembre 2021 ore 15:16

A Sinistra rombo di motori verso le amministrative

elezioni

Sinistra civica ecologista in festa al circolo Arci di Bonelle ha posto le basi per l'alleanza progressista in vista delle elezioni 2022



PISTOIA — A Sinistra rombo di motori verso le amministrative pistoiesi del 2022. Alla Festa di Sinistra civica ecologista presso il Circolo Arci di Bonelle si sono poste le basi per costituire ufficialmente l’alleanza tra le forze progressiste in vista delle elezioni amministrative che porteranno a Pistoia a scegliere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale.

Il confronto programmatico ha avuto per epicentro il dibattito dedicato al ruolo e alle scelte dell’alleanza progressista a cui hanno preso parte Mattia Nesti di Sinistra Civica Ecologista, Nicola Maglione del Movimento 5 stelle, Walter Tripi del Pd, Tina Nuti di Spirito Libero, Federica Bonacchi di Pistoia di tutti, Fabrizio Geri dei Verdi, Fabrizio Ermini di Possibile e Marco Mazzalon di Green Italia.

Unanimi le critiche all’attuale giunta e al sindaco di centro destra. C’è chi ha parlato di un’amministrazione caratterizzata da “ambiguità e inerzia” come Maglione e chi come Nuti ha sottolineato gli errori compiuti con l’abbattimento del Padiglione nuove degenze nell’area del Ceppo, i costi enormi che gravano sui cittadini per la scelta di ricorrere ai cassonetti interrati in centro, e l’aver permesso ai privati di gestire per venti anni spazi a verde pubblico.

Nesti ha sottolineato "tutto ciò che non è stato fatto" e osservato che "manca un’idea di città” mentre "è importante guardare al futuro di Pistoia investendo su politiche culturali orientate dall'amministrazione e non dai privati, sui servizi educativi come occasione di crescita per tutta la comunità cittadina e su un maggior protagonismo della città, che non può essere soltanto periferia dell'area metropolitana, soprattutto se si parla di servizi pubblici e di qualità delle infrastrutture".

Anche Tripi del Pd ha parlato del "mancato prolungamento di via D’Acquisto, della svendita delle aree ex Breda, del totale disinteresse per il futuro dell’area delle Ville Sbertoli e di una Pistoia relegata ai margini dell’area metropolitana e che in Toscana non conta più nulla”.

Dal canto suo Geri ha ribadito il no all’apertura del varco di San Vitale e al proliferare dei dehors in centro storico invocando una interruzione della cementificazione in atto, mentre Mazzalon ha posto l’accento sui temi ambientali affermando che “questa giunta e questo sindaco brillano per immobilismo” nel ribadire che "la vicenda dell’area ex Ceppo grida vendetta”.

A giudizio di Bonacchi ci sono stati “un totale disinteresse per la biblioteca San Giorgio e una gestione grottesca della vicenda del Museo Marini”. Infine secondo Ermini da contrastare e da cambiare è “l’anormalità dell’inazione che ha caratterizzato questi quattro anni di governo della destra”.


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