Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:30 METEO:PISTOIA19°29°  QuiNews.net
Qui News pistoia, Cronaca, Sport, Notizie Locali pistoia
venerdì 06 giugno 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Gli studenti sorprendono la loro professoressa che va in pensione. Il commovente saluto al Galfer di Torino
Gli studenti sorprendono la loro professoressa che va in pensione. Il commovente saluto al Galfer di Torino

Cronaca lunedì 14 maggio 2018 ore 12:39

L'evasione fiscale corre a bordo di un tir

Sequestrati terreni, appartamenti e orologi per 8,7 milioni di euro agli amministratori di varie società di trasporti, alcuni residenti in Toscana



FIRENZE — I finanzieri del Comando Provinciale di Firenze hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di appartamenti e terreni dislocati tra la Toscana, la Campania, la Puglia e la Sicilia più conti correnti e orologi preziosi, il tutto per un valore complessivo di 8 milioni e seicentomila euro, risultati nelle disponibilità di sette persone ritenute responsabili di evasione fiscale. Gli indagati risiedono o lavorano nelle provincie di Firenze, Livorno, Pistoia, Caserta, Napoli, Foggia e Agrigento.

In particolare sei dei soggetti coinvolti sono amministratori di varie società operanti nel settore dei trasporti merci su strada mentre il settimo è un consulente tributario che curava gli interessi fiscali di queste compagini societarie.

L’attività investigativa, avviata nel 2016 nei confronti di due cooperative di trasporto operanti a Firenze e Livorno, ha consentito di individuare un articolato sistema fraudolento di evasione fiscale elaborato da un uomo di 48 anni origine pugliese e da un 50enne di origine siciliana con la complicità di un consulente fiscale con studio professionale a Napoli. 

Il sstema era molto articolato: i due imprenditori acquisivano, tramite una loro società, appalti di trasporto merci che venivano invece effettuati da quattro cooperative intestate a prestanome.

Le cooperative eseguivano i lavori ma emettevano la fatturazione nei confronti della società appaltatrice, creando così costi fittizi che servivano ad abbatterne i ricavi e contestualmente anche un rilevante debito di Iva verso l’Erario. Di contro, le cooperative che emettevano le fatture non presentavano, invece, alcuna dichiarazione dei redditi o dell'Iva.

Alla fine delle indagini, l’evasione fiscale accertata è stata quantificata in oltre otto milioni e seicentomila euro, l'importo equivalente al valore dei beni mobili e immobili sequestrati.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag