Attualità mercoledì 21 aprile 2021 ore 09:59
Il taglio dei platani nel mirino degli ecologisti

L'intervento per abbattere 20 piante dichiarate pericolose ha spinto il Gruppo d'intervento giuridico ad avanzare richiesta di accesso agli atti
PISTOIA — "Chi e perché ha disposto l'abbattimento dei platani lungo il viale Matteotti?" A domandarlo è l'associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico odv che per vederci chiaro ha avanzato una specifica istanza di accesso civico agli atti sulla cui base il Comune di Pistoia ha formulato la disposizione.
Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale aveva annunciato l'avvio dell'intervento con cui si vanno a rimuovere 20 platani dichiarati pericolosi per la pubblica incolumità, soprattutto quelli vicini ad aree di stazionamento pedonale come le fermate dei bus. Oltre al merito, il Gruppo ecologista contesta il metodo richiamando un parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
"Non sono note le motivazioni che hanno portato l’amministrazione comunale pistoiese a disporre taglio radicale della caratteristica alberata di platani - afferma il Gruppo in una nota - ma nel periodo primaverile ed estivo, come richiede anche l’Ispra con il parere n. 28907 del 3 maggio 2019, sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica", specifica l'associazione citando una direttiva comunitaria e la sua legge di recepimento nazionale.
Gli ecologisti annunciano di aver informato anche la procura di Pistoia: "Coinvolti lo stesso Comune di Pistoia, i Ministero della Transizione Ecologica e della Cultura, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze e i Carabinieri Forestale e del Nucleo tutela Patrimonio culturale, informata per opportuna conoscenza anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia".
La richiesta è di "verificare la nidificazione dell'avifauna selvatica in atto" e sospendere i lavori di taglio: "L’intero viale, alberi compresi, è tutelato con vincolo storico-culturale, in quanto realizzato in questa forma negli anni ’30 del secolo scorso, quindi ogni intervento su di esso, compreso ovviamente il taglio degli alberi, dev’essere preventivamente autorizzato dalla competente Soprintendenza".
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