Attualità giovedì 31 marzo 2022 ore 09:17
Epilessia e demenze, ecco i nuovi ambulatori

Sono attivi al piano terra dell'ospedale San Jacopo con cadenza settimanale. E intanto contro l'ictus arrivano i controlli mirati con chiamata diretta
PISTOIA — In occasione della “Settimana Mondiale del Cervello” al San Jacopo di Pistoia aprono 2 nuovi ambulatori dedicati alle demenze e all’epilessia aperti con cadenza settimanale al piano terra. Non solo: il prossimo sabato 2 Aprile i pazienti in lista d’attesa saranno chiamati direttamente per uno screening sulla prevenzione dell’ictus cerebrale.
Come spiega il direttore dell'ospedale pistoiese, Lucilla Di Renzo, le iniziative sono promosse dalla struttura complessa di neurologia diretta dal dottor Gino Volpi: "In particolare, gli ambulatori specialistici neurologici vengono potenziati passando da 5 a 7, per dare una risposta il più possibile completa sia in ambito preventivo che terapeutico alle patologie neurologiche purtroppo in costante incremento: si stima che il 30% della popolazione ne sia affetta”.
L’epilessia è caratterizzata da segni e sintomi che prendono il nome di crisi epilettiche che si osservano prevalentemente nelle età infantile e giovanile e in quella più avanzata. Ha moltissime cause, alcune potenzialmente trattabili e curabili. Presso il nuovo ambulatorio, gestito dalle dottoresse Silvia Biagini e Benedetta Forci, viene attuato un programma di prevenzione e controllate le crisi anche attraverso terapie farmacologiche innovative che hanno ottimi profili di tollerabilità.
Anche nell’ambulatorio delle demenze, seguito dai medici Federica Letteri e Stefano Filippini, vengono adottate nuove strategie terapeutiche con una particolare attenzione alla prevenzione. Soffrono di demenza un milione di pazienti, di cui 600mila sono affetti da Alzheimer.
Il 2 Aprile prossimo, inoltre, presso gli ambulatori della Neurologia verrà effettuato uno screening completo sui fattori di rischio per ictus, in particolare coinvolgendo i cittadini maggiormente esposti: “Chiameremo direttamente i pazienti dalla nostre liste d’attesa - ha spiegato la dottoressa Nadia Cunti, coordinatore infermieristico - per sottoporli anche a controlli e anche a esami strumentali come il rilevamento della fibrillazione atriale e l’ecocolordoppler”.
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