Fronte progressista verso le amministrative 2022

Nel lavoro programmatico verso le elezioni comunali dell'anno prossimo un documento aggrega M5S, Possibile, Verdi e Sinistra Civica Ecologista

PISTOIA — Fronte progressista verso le amministrative 2022. Un documento unitario aggrega sulla via del lavoro programmatico propedeutico alle elezioni comunali dell'anno prossimo a Pistoia Movimento 5 Stelle, Possibile, Sinistra Civica Ecologista e Verdi. La piattaforma sarà adesso oggetto di confronto con altri partiti e movimenti e con le realtà civiche cittadine, e vuol essere una base di partenza che esclude l'e primarie e invoca "una candidatura a sindaco di cambiamento e condivisa da tutta la coalizione".

Il documento è stato presentato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Nicola Maglione per il Movimento 5 Stelle, Edoardo Ottaviano per Possibile, Mattia Nesti per Sinistra Civica Ecologista (movimento politico sostenuto a Pistoia anche da Articolo Uno e Sinistra Italiana) e Fabrizio Geri per i Verdi - Europa Verde.

“Con questo documento abbiamo scelto – affermano gli esponenti delle 4 forze politiche – di confrontarci con la città e con i suoi problemi, indicando precise linee di intervento e ponendo al centro il futuro di Pistoia. Serve un approccio nuovo e concreto, che parta dalla necessità di rispondere a una crisi che nella pandemia è insieme sanitaria, ambientale, sociale ed economica. Intendiamo promuovere scelte politiche e di governo del territorio che mettano al centro la cura e l'assistenza alle persone, le infrastrutture sociali, per contrastare le diseguaglianze e le disparità di genere, la cultura, l'istruzione, la digitalizzazione e la democrazia partecipativa”.

Critico il giudizio sull'operato dell'attuale giunta comunale che, ad avviso dei firmatari del documento progressista, “ha mancato gli impegni presi". Quanto al polo di centro con Italia Viva e Azione: "Abbiamo preso atto delle loro dichiarazioni, inaccettabili nel metodo e nel merito, con cui hanno posto veti incomprensibili e irricevibili. Non ci pare che abbiano cambiato idea".

Nel tracciato che dovrà condurre all'individuazione di un candidato di coalizione, secondo i firmatari del documento: "E' prematuro parlare di nomi quando ancora non è definito il perimetro della coalizione. Ma non è con le prove di forza o una conta interna che ci si candida a guidare la città". Niente primarie, tradotto. E invece: "Per avere credibilità serve una candidatura in cui tutti possano riconoscersi, credibile, di cambiamento e che rappresenti non gli apparati di partito ma le migliori energie civiche della città".

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