Vellano
di Dario Dal Canto - lunedì 28 ottobre 2024 ore 08:00
Vellano è in provincia di Pistoia, vicino a Pescia, anzi “sopra” a Pescia.
È un paese che mi è sempre piaciuto.
Da lì ci passa una delle più belle salite della zona e tutti quelli che vanno in bici da queste parti la conoscono. Undici chilometri, la maggior parte all’ombra, perfetti per sfuggire all’afa estiva e alle strade trafficate. Un vero e proprio paradiso di pace per chi ha voglia di misurarsi con sé stesso. Anche la pendenza non è esagerata e con un po’ di allenamento si riesce scalarla abbastanza bene.
Una mattina estiva, saranno passati quasi 25 anni, salivamo verso Vellano: un gruppetto di ciclisti in attività di squadre diverse, ma tutti della zona e quindi amici, anche se avversari in gara. Avevamo la pedalata stanca e rallentata di chi ha poca voglia di allenarsi, ma solo il desiderio di portare la bici in giro, a spasso. Mossi dal solo senso di dovere di tornare a casa con un certo numero di ore pedalate nelle gambe, ma con la minor quantità di fatica possibile.
Sulla strada, mentre si sale verso Vellano, girando sui tornanti, il paese lo vedi sempre lassù, aggrappato al monte da chissà quanto tempo. Un gruppo di case tutte strette che avvolgono la collina interrompendo il fitto del bosco tutto attorno. Sembra uno di quei paesini che si vedono nei presepi: arroccati su una collinetta fatta con la carta maculata verde e marrone stropicciata e posizionata sapientemente a creare rilievi e valli.
Ad un certo punto della scalata un mio compagno di allenamento, nel silenzio rotto dal fiato grosso per la fatica, da qualche sbuffo e da un ritmico: “Ragazzi, regolare!” che nel gergo ciclistico è un modo carino per chiedere di rallentare, disse, in tono perentorio: “Certo, quassù ci devono avere le galline coi freni”
E ridemmo tutti, come si ride quando sei ragazzo e sei felice.
Mi è sempre piaciuto Vellano.
Oggi, da qualche parte, ho letto che è uno degli ultimi paesi senza internet.
Ora, mi piace ancora di più.
Dario Dal Canto