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martedì 19 marzo 2024

LEGALITÀ E NON SOLO — il Blog di Salvatore Calleri

Salvatore Calleri

Salvatore Calleri (1966) è nato a Catania e vive sin da piccolo a Firenze. Laureato in giurisprudenza nel 1991 ha conosciuto Antonino Caponnetto con il quale ha collaborato strettamente fino al 2002, anno della sua morte. Esperto di lotta alla mafia, analista nel campo della sicurezza e della criminalità organizzata internazionale è presidente della Fondazione Caponnetto e consigliere della Fondazione Pertini. Di entrambe ha ispirato la nascita. Coordina l'Omcom (Osservatorio Mediterraneo Criminalità Organizzata e Mafia) è ideologo del Progetto Tulipani Rossi verso gli Stati Uniti d'Europa.

Ricordare Borsellino senza fuffa mediatica

di Salvatore Calleri - giovedì 18 luglio 2019 ore 16:00

Mi avvicino al 27° anniversario della uccisione brutale di Paolo Borsellino e della sua scorta con un pizzico di rabbia e delusione visto che l'anno scorso lo avevo ricordato invitando alla passione ed alla freddezza... Sulla freddezza non sono stato ascoltato... Ma di fronte alle menti raffinate 2.0, ritengo che la freddezza sia necessaria.

Il suddetto pezzo lo potete trovare al seguente link: https://salvatorecalleri.blogspot.com/2018/07/ricordare-borsellino-con-passione-e-con.html
Detto questo, come ricordare quindi oggi Borsellino e la sua scorta?


Ebbene voglio essere chiaro in quattro semplici punti:
1) ricordarsi della polemica sui professionisti della antimafia che danneggiò, amareggiò ed isolò Borsellino... Oggi chi continua a parlare di professionisti della antimafia è di fatto, volontariamente od involontariamente un pro-mafia.
2) chiedere non tanto la desecretazione degli atti in commissione antimafia, che benché sia un fatto positivo non è sufficiente, ma l'abolizione del segreto di stato su atti specifici per fare chiarezza su attentati e stragi mafiose.
3) rimanere freddi, non mi stancherò mai di ripeterlo, di fronte agli attacchi che alcuni valenti magistrati stanno subendo sulla cosiddetta questione dei depistaggi... All'epoca eran troppo giovani e non erano loro a decidere. Vanno difesi.
4) non farsi usare nel ricordare l'eccidio dalle menti raffinate 2.0... Son bravissime ad usare i sentimenti di familiari ed amici per i loro scopi.

Se non l'avete capito, per ricordare Borsellino e la sua scorta, niente retorica, niente social... Solo fatti please, affinché il ricordo non sia solo fuffa mediatica.

Salvatore Calleri

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