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Attualità venerdì 23 giugno 2023 ore 18:45
Pioggia e caldo moltiplicano le zanzare, allarme Ue
Fastidiose ma anche pericolose come vettore di malattie. Italia prima per casi di febbre del Nilo. La situazione in Toscana e la app di tracciamento
ROMA — Acquazzoni e poi il caldo moltiplicano le zanzare per numero, circa il triplo, e per specie. Fastidiose, certo, con le loro punture che prudono e il minaccioso ronzio a squarciare il silenzio della notte. Sì ma questo è il meno. Le zanzare, soprattutto se tigre ed egiziana entrambe col corpo nero a macchie bianche, sono anche vettore di malattie infettive potenzialmente anche molto gravi fra West Nile, Chikungunya e Dengue.
L'allarme è lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), anche perché l'Italia nel 2022 ha detenuto il triste record per numero di casi di febbre del Nilo (West Nile Virus, 723 casi molti dei quali per contagio autoctono).
Quest'anno il virus ha già ripreso a circolare. L'Istituto superiore di sanità che monitora la sua diffusione con apposito bollettino lo rileva in tre province: Catania, Varese e Ravenna in pool di zanzare nel primo caso e in uccelli negli altri due. Nessun caso confermato nell'uomo al momento da Maggio.
Così in Toscana
Lo scorso anno anche in Toscana si registrarono svariati contagi autoctoni, con pazienti ricoverati anche in gravi condizioni tra la Valdinievole e l'area nord ovest del territorio regionale. Uno dei pazienti, un turista tedesco, aveva contratto il virus manifestando una forma severa di meningo-encefalite.
E dopo i primi casi autoctoni di West Nile del 2022 la Toscana si è adesso dotata di un piano specifico di sorveglianza riguardo alle arbovirosi, ovvero le patologie trasmesse dagli animali agli uomini attraverso insetti vettori, che includono la malattia del Nilo occidentale (West Nile, appunto) e l’Usutu. Il piano renderà omogenee sull'intero territorio le modalità di gestione dei casi umani di queste malattie veicolate per lo più dalle zanzare.
Il piano di sorveglianza regionale riguarda sia la diffusione tra gli uomini che quella tra gli animali. L'obiettivo è l’individuazione tempestiva della circolazione del virus in modo da adottare immediatamente misure di prevenzione e contrasto.
Una App per tracciare gli insetti
Si chiama Mosquito Alert ed è una App che mira a mappare le zanzare più comuni così da poter meglio orientare gli interventi di disinfestazione. Il sistema fa parte del progetto Mosquito Alert Italia guidato dal Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive di Sapienza Università di Roma con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità Sanità, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, di Muse - Museo delle Scienze di Trento e dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna.
In Toscana vi collabora ad esempio il Comune di Firenze e conta sulle segnalazioni fotografiche dei cittadini per ottenere dati a livello nazionale. Il cittadino tramite la app potrà inviare fotografie di zanzare, segnalazioni delle punture e dei siti riproduttivi degli insetti. In questo modo viene monitorata la distribuzione spazio-temporale delle specie di zanzare presenti.
In due anni in Italia Mosquito Alert è stata scaricata da oltre 18mila utenti, che hanno inviato oltre 8mila foto da 103 su 107 province italiane, 300 dai circa 200 utenti fiorentini.
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