Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:11 METEO:PISTOIA16°  QuiNews.net
Qui News pistoia, Cronaca, Sport, Notizie Locali pistoia
giovedì 25 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Atleta iraniano di MMA prende a calci ragazza che non indossa il velo

Cronaca mercoledì 11 gennaio 2017 ore 13:15

I milioni a nero del trio calabrese

Servizio di Dario Pagli

Enormi investimenti immobiliari e redditi dichiarati quasi nulli hanno portato al sequestrio di beni per cinque milioni da parte della Dia



FIRENZE — Sono stati i movimenti di capitali e gli investimenti immobiliari milionari nascosti dietro a redditi dichiarati quasi nulli a scoperchiare il vaso che ha portato all'inchiesta coordinata dalla Procura di Firenze e sfociata nel sequestro preventivo di beni per 5 milioni di euro ai tre imprenditori calabresi Giuseppe Iuzzolino, Martino Castiglione e Vincenzo Benincasa. Tutte e tre sono originari di Strongoli, in provincia di Crotone ma da anni sono radicati in Toscana. 

I sequestri, infatti, sono stati eseguiti tra Firenze, Prato e Pistoia e hanno riguardato 9 società, 19 immobili, 5 auto, una moto e 40 tra conti correnti e libretti di deposito. 

Il fulcro delle attività illecite del terzetto, come spiega il Tribunale di Firenze nel provvedimento di sequestro, risulta essere la Sira Costruzioni, costituita nel 2002 con sede a Strongoli di cui Iuzzolino, insieme alla moglie, alle due figlie e al genero, detiene il 50 per cento del capitale. Il resto, invece, è suddiviso tra  Castiglione, Benincasa e i loro familiari. A far scattare i sospetti è stato il pagamento in contanti e senza richiesta di finanziamento di un milione e trecentomila euro per l'acquisto, da parte dell'azienda, di un terreno a Prato per la costruzione di 66 appartamenti.

Nell'inchiesta, che vede i tre imprenditori indagati tra gli altri reati per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, sono finite molte società, tra cui note pizzerie, bar e pasticcerie a Firenze e Prato. Particolare attenzione è stata rivolta da parte degli investigatori alle movimentazioni bancarie dei tre. Alla fine è emerso che sui conti correnti personali dei tre e dei familiari sono stati versati dal 2009 al 2014 soldi per oltre un milione di euro. 

Dalle indagini sono emersi anche contatti tra i tre indagati e la criminalità organizzata calabrese. In particolare sono stati accertati contatti con gli appartenenti alla 'ndrina Giglio di Strongoli.  


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Il bollettino regionale diffuso settimanalmente registra un aumento dei ricoveri, ma nessun paziente si trova in terapia intensiva. Tutti i dettagli
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Cronaca

Attualità

Attualità