Attualità giovedì 08 ottobre 2015 ore 12:14
Una famiglia al giorno colpita da sfratto

Lo sostiene l'Unione Inquilini di Pistoia che annuncia un presidio informativo e di protesta davanti alla prefettura in piazza del Duomo
PISTOIA — La protesta si svolgerà sabato 10 ottobre, dalle 9.30, davanti alla prefettura di Pistoia, in piazza del Duomo, in concomitanza con la IV giornata internazionale "Sfratti zero" a cui aderiscono Unione Inquilini e Cub.
Sul proprio profilo facebook, l'Unione Inquilini spiega le ragioni del presidio: "Nonostante i giornali ci abbiano parlato delle tante misure prese dalla Giunta Regionale Toscana e dal Governo per le politiche abitative i dati dicono che nella nostra città e nella provincia, così come in tutta Italia, gli sfratti non si sono fermati, tutt'altro: nel 2014 sono state oltre 500 le richieste di sfratto di cui il 98% per morosità. A queste vanno aggiunte le circa 300 richieste che hanno avuto il procedimento esecutivo o sono state già eseguite"
"La maggior parte degli sfratti sono dovuti a casi di morosità incolpevole, quella conseguente alla perdita del lavoro. La notifica di una sentenza costringe le famiglie sotto sfratto a ricorrere a degli espedienti: chi può chiede aiuto a conoscenti o si trasferisce in altre città, altri sono costretti a vivere in alberghi o in strutture predisposte dal comune per qualche tempo, altri ancora si rivolgono alla chiesa, altri sono costretti a vivere in macchina, altri accettano canoni in nero o situazioni di subaffitto"
"Per questo il sindacato invita gli inquilini di case in affitto, i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli studenti, i comitati e le associazioni solidali a partecipare al presidio sotto la prefettura contro gli sfratti".
La richiesta è quella di un cambio di passo nelle politiche abitative "per una riduzione congrua e decisa degli affitti, per un recupero a fini abitativi dell’enorme patrimonio pubblico abbandonato, in disuso o in dismissione, che venga destinato al passaggio da casa a casa sia per le famiglie degli sfrattati quanto per le 700.000 famiglie collocate nelle graduatorie comunali".
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