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Attualità martedì 08 novembre 2016 ore 13:55

Fossi al collasso, c'è il nodo idrovore

Dopo la paura per il rischio esondazione dei fossi, l’associazione per la tutela del territorio chiede spiegazioni sul funzionamento delle idrovore



QUARRATA — Bene l'installazione delle idrovore a salvaguardia dei reticoli minori, ma c'è da migliorare la procedura di accensione.

Dopo le forti piogge del fine settimana che hanno provocato molta apprensione tra i quarratini per l'esondazione dei fossi (vedi articolo collegato), l'associazione per la tutela del territorio di Caserana, insieme a Legambiente Quarrata, vuole chiarezza sulla questione delle idrovore.

Uno dei punti più sensibili è il fosso Senice, dove tra questi il Quadrelli è posizionata un'idrovora. Nonostante la situazione allarmante e il rischio esondazione del fosso già dalle prime ore del mattino, l'impianto di pompaggio dell'acqua è stato acceso solo in tarda mattinata. 

"E' emerso come per accendere le idrovore sia necessaria l’autorizzazione del Genio Civile - spiega l'associazione per la tutela del territorio - Accensione avvenuta in tarda mattinata grazie all'intervento degli operai del Consorzio di Bonifica e dei volontari della Vab di Quarrata. Tuttavia ci chiediamo per quale ragione l’autorizzazione non fosse già arrivata alle prime ore del mattino, quando la Senice era ancora in situazione di controllo. Crediamo non sia concepibile che l’allerta sulla necessità di attivare le idrovore debba arrivare dalla segnalazione dei cittadini, quando la moderna tecnologia permetterebbe di poter utilizzare idrovore elettriche ad azionamento automatico, che permettono di prevenire le emergenze". 

Da tempo sia l'associazione di Caserana sia Legambiente Quarrata chiedono che il Consorzio, il Comune o chi di dovere, si doti di questi strumenti, con portata idonea, "la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata sul campo". 

"Quello che è mancato - conclude l'associazione per la tutela del territorio - È soltanto un'adeguata prevenzione, ottenibile appunto con le idrovore elettriche. Pertanto continuiamo a chiedere un tavolo di concertazione con gli enti competenti, al fine di dotare la Senice delle strutture adeguate per la sicurezza delle frazioni della piana. Oltre ad un piano particolareggiato delle idrovore a disposizione sul territorio".


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