Attualità martedì 24 agosto 2021 ore 08:41
Le piante non sono abbastanza, allarme vivaisti

La domanda di verde conosce un'impennata destinata a permanere per un lustro. E dal distretto vivaistico si chiede di poter programmare le produzioni
PISTOIA — Le piante non sono abbastanza. La domanda di verde conosce un'impennata destinata a permanere per un lustro almeno, e i vivaisti che stanno sperimentando carenza di prodotto con cui soddisfare la richiesta chiedono di poter programmare gli incrementi produttivi.
A dar voce alle istanze del comparto è il presidente del Distretto vivaistico ornamentale Francesco Ferrini che lancia l’allarme: "I vivaisti non riescono a soddisfare tutte le richieste della clientela, improvvisamente aumentate per il balzo del bisogno di verde generato dalla pandemia. E la domanda di piante resterà alta per almeno 5 anni, anche grazie al Recovery Fund, che obbligherà a cicli produttivi brevi (spese entro il 2026)".
Ma: "Le scarse coperture arboree delle nostre città (ferme al 15%) rendono indispensabili, per la mitigazione dei cambiamenti climatici, anche programmi di sostituzione di alberi e di forestazione urbana nei prossimi 20/30 anni".
E allora Ferrini indica la via: "I contratti di coltivazione sono un vantaggio sia per il produttore vivaista, che potrà programmare la produzione con la garanzia di collocazione del prodotto, sia per il committente pubblico e privato, che avrà la certezza di reperire il materiale nelle quantità e della qualità richieste". Senza programmazione, il rischio è l’arrivo di materiale vegetale d’importazione con tutti i problemi di malattie che la globalizzazione ci ha fatto ben conoscere.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI