Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:40 METEO:PISTOIA17°  QuiNews.net
Qui News pistoia, Cronaca, Sport, Notizie Locali pistoia
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Le celle a fuoco e le grida dei detenuti: la protesta nel carcere di Guayaquil

Un pistoiese nel branco che seviziava il prete

Luca Conte, 34 anni, fiorentino ma residente a Pistoia, è finito ai domiciliari insieme a sei persone per aver maltrattato un prete di 80 anni malato



PISTOIA — C'è anche un pistoiese nel branco di sette persone finite agli arresti domiciliare per essersi accaniti con abitudini e comportamenti vessatori ed intollerabili verso un anziano prete di 80 anni.

I maltrattamenti sono andati in scena in un convitto ecclesiastico di Firenze che ospita anziani sacerdoti per lunghe degenze, e preti che, temporaneamente, hanno bisogno di assistenza. 

A perpetrare questi atti vessatori, anche Luca Conte, 34 anni, fiorentino ma residente a Pistoia. Lui, come gli altri suoi colleghi, sei operatori sanitari e un infermiere (tutti dipendenti della società Auxilium, incaricata dell'assistenza infermieristica nel convitto), sono stati accusati dal giudice per le indagini preliminari di Firenze, Dolores Limongi, di maltrattamenti.

Il branco aveva preso di mira un anziano sacerdote fiorentino di 80 anni per "gioco". Per il giudice infatti, ed è una spiegazione "disumana", la scelta è caduta su di lui (gli inquirenti non hanno verificato episodi simili su altre persone) perché, pur affetto da una grave patologia, l'uomo conservava un minimo di reattività che faceva "divertire" gli operatori: per il branco insomma, quell'anziano sacerdote, "era diventato quasi un diversivo".

I carabinieri hanno scoperto che i sette, in coppia tra loro e in alcuni casi singolarmente, provocavano l'anziano sacerdote, cercando di farlo bestemmiare, incitandolo ad avere atteggiamenti sessuali, minacciando di farlo dormire fuori dalla sua stanza. 

Pesanti le offese e le allusioni nel momento dell'igiene personale, i colpi dati sulla sua testa (anche con la cornetta del telefono) e gli schiaffi sul volto. Ci sono anche episodi in cui minacciano di soffocarlo o lo immobilizzano mettendosi a cavalcioni sopra di lui. 

Le vessazioni, sempre nella stanza del sacerdote (quando non c'erano altri testimoni) iniziavano al risveglio, spesso con schiaffi e frasi scurrili, e terminavano la sera, tra le risate degli operativi quando l'anziano prete tentava di reagire soprattutto davanti al vilipendio delle funzioni religiose.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Sandro Cutrugnielli, e condotte dai carabinieri del Nas con l'uso di telecamere e intercettazioni ambientali, sono partite dalla denuncia della direzione del convitto (una struttura parasanitaria gestita dall'Associazione di Previdenza fra i sacerdoti della Toscana) e dalla società Auxilium, incaricata dell'assistenza infermieristica. 


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Fra neve caduta e neve sparata dai cannoni, ecco dove le piste da sci saranno aperte sulle montagne pistoiesi durante il ponte di Pasqua
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Gianni Micheli

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Attualità