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Politica sabato 18 dicembre 2021 ore 09:11

Amministrative 2022, cantiere aperto a sinistra

elezioni comunali

Riunione congiunta di M5s, Possibile, Sinistra Civica Ecologista e Verdi: si punta a candidato unico con tutte le forze alternative al centrodestra



PISTOIA — Riunione congiunta di Movimento 5 Stelle, Possibile, Sinistra Civica Ecologista (che vede il sostegno anche di Articolo Uno e Sinistra Italiana) e Verdi - Europa Verde in vista delle elezioni comunali a Pistoia della primavera 2022. La compagine è coesa, e lo è anche nel condividere "una forte preoccupazione per i tempi lunghi e la scarsa chiarezza di intenti che stanno segnando le interlocuzioni tra le forze alternative all'attuale maggioranza di centrodestra".

La volontà sarebbe quella di allargare il più possibile il cartello a sinistra: "Sarebbe invece urgente procedere ad un confronto vero e trasparente, troppo a lungo rimandato in questi mesi – scrivono in una nota le quattro formazioni - per verificare se esistano o meno le condizioni per una convergenza tra le forze progressiste ed ecologiste e Partito Democratico, socialisti e altre esperienze civiche cittadine".

Il tutto: "Senza perdere tempo ad inseguire chi, a livello locale e nazionale, non perde occasione per insultare le forze progressiste, agevolare le destre e avanzare proposte antistoriche come un nuovo inceneritore a Pistoia". Ciò che si intende costruire è "un'alternativa credibile alla giunta Tomasi e al declino che Pistoia vive grazie al centrodestra, certificato anche dalle recenti classifiche elaborate da Il Sole 24ore e Italia Oggi" che "può nascere solo dal binomio di unità e chiarezza".

Si punta a una candidatura "unitaria e unificante" senza imposizioni che, recita la nota, "rappresenterebbero solo un regalo insperato per la destra". No alle primarie: "Le forze politiche presenti hanno escluso unanimemente che le primarie possano rappresentare uno strumento utile per costruire una coalizione che deve preoccuparsi di trovare proposte condivise, non di contarsi sui nomi", è la sentenza.

Lo sguardo è puntato dritto avanti, con l'impegno a organizzare entro fine 2021 "un'assemblea pubblica per la presentazione alla città del documento programmatico siglato nelle scorse settimane" che "indica le priorità di fondo per guardare alla Pistoia del 2050 e che vuole essere il punto di partenza per un confronto aperto con le cittadine e i cittadini, le associazioni, il mondo del lavoro, della cultura, dello sport".

La crisi di sistema innescata dalla pandemia è una priorità da affrontare "uscendo dall'immobilismo dell'attuale giunta e promuovendo scelte politiche e di governo del territorio che assumano la trasformazione ecologica del modello di sviluppo, come bussola anche delle politiche urbanistiche, della mobilità e degli investimenti, e mettano al centro la cura e l'assistenza alle persone, le infrastrutture sociali per contrastare le diseguaglianze e le disparità di genere, la cultura, l'istruzione, la digitalizzazione e la democrazia partecipativa. Soluzioni concrete, serie e realizzabili, che consentiranno di recuperare importanti risorse per sviluppare e migliorare il nostro territorio, sono già state individuate e condivise".


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