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Attualità giovedì 08 ottobre 2015 ore 06:30

Scuole paritarie, dibattito sull'Ici

L'eco del contenzioso tra due istituti religiosi e l'amministrazione di Livorno arriva anche nel consiglio comunale pistoiese



PISTOIA — La vicenda livornese si è conclusa con le sentenze della Cassazione a seguito del contenzioso per la norma in vigore dal 2006 al 2011 dell’esenzione dell’Ici per quegli immobili dove si svolge un'attività “non esclusivamente commerciale”, norma cambiata con l’Imu che limita l’esenzione ai soggetti non aventi natura commerciale e che svolgono le attività in modalità “non commerciale”.

A presentare un'interpellanza in materia, nel corso dell'ultimo consiglio comunale è stato il gruppo "Pistoia Spirito Libero"  tramite il consigliere Lattari: al centro le somme dovute al Comune dalle scuole paritarie per Ici e Imu. 

Tra le diverse domande poste, anche quella su quali e quanti siano gli istituti scolastici sul territorio gestiti da enti religiosi e a quanto ammonterebbe l'importo dovuto. 

A rispondere è stata l'assessore Daniela Belliti, che ha richiamato la giurisprudenza in materia, evidenziando che in passato molti interventi legislativi hanno reso difficile avviare accertamenti sui soggetti interessati. Anche per questo, un caso di accertamento relativo al 2009 recentemente avviato dall'ufficio tributi del Comune ha portato a un contenzioso non ancora risolto.

L'assessore ha precisato anche che, in base alla normativa vigente, gli istituti scolastici a cui spetterebbe il pagamento dell'imposta non devono soltanto essere gestiti da enti religiosi, ma risultare di loro proprietà degli stessi. Gli istituti che corrisponderebbero a queste caratteristiche sono cinque, ma deve essere comunque verificata in via definitiva la coincidenza tra proprietà e gestione, perché questo dipende anche dal tipo di convenzione spesso stipulata con associazioni e cooperative che svolgono attività di didattica. 

Conclusione: non è stato ancora possibile stimare l'eventuale gettito mancato.


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