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Attualità lunedì 16 dicembre 2024 ore 09:25

Tre milioni per dare una mano all'apicoltura

apicoltore

Il bando si articola in cinque anni ed è finalizzato a contrastare la perdita di biodiversità. Ecco quali operatori possono partecipare e in che modo



TOSCANA — Tre milioni di euro per dare una mano all'apicoltura toscana contrastando la perdita di biodiversità nel preservare habitat ed ecosistemi: è uscito il bando regionale relativo agli Interventi per l’apicoltura (Interventi SRA – ACA 18). La sua dotazione finanziaria di 3 milioni di euro è declinata in 5 anni a partire dal 1 Gennaio 2025. Sono quindi di 600mila euro l’anno.

Possono partecipare al bando, in qualità di apicoltori stanziali o in alternativa nomadisti, gli apicoltori singoli e associati registrati nella Banca dati apistica, nonché gli enti pubblici gestori di aziende agricole che esercitano attività di apicoltura in possesso dei requisiti previsti dal bando.

Per accedere al sostegno l’apicoltore deve mantenere, per tutta la durata dell’impegno, il numero di alveari ammessi con la domanda di sostegno nelle aree previste dall’intervento, nel rispetto dei periodi di fioritura delle essenze botaniche per un numero minimo di giorni all’anno pari a 60 nel caso di apicoltore nomadista, per tutto l’anno, nel caso di stanziale.

Le domande possono essere presentate dal 15 gennaio 2025 fino al 15 maggio 2025 o altra data stabilita a livello nazionale.

“La Toscana - ha detto il presidente Eugenio Giani - vuol confermare la sua vocazione all’apicoltura continuando ad essere sempre più vicina alle esigenze dei produttori, specie in un momento come quello attuale, nel quale i cambiamenti climatici arrecano gravi danni alle produzioni”.

“Si tratta di interventi – ha spiegato la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – che vogliono contribuire ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi. Infatti, sostenendo l'attività di pascolamento apistico in aree con minore valore economico, migliorano gli ecosistemi naturali ed agrari”.


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