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Attualità venerdì 15 novembre 2024 ore 18:55
Strade di sangue, 202 morti in un anno
Nel 2023 la Toscana è stata teatro di 14.933 incidenti stradali. Oltre ai decessi anche 19.099 feriti. Mappa delle strade più pericolose
TOSCANA — In Toscana nel 2023 si sono verificati 14.933 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 202 persone e il ferimento di altre 19.099: parola dell'Istituto nazionale di statistica Istat che oggi ha diffuso il report regionale di merito, con dati anche suddivisi per provincia e comparati rispetto al trend nazionale.
Proprio da qui malgrado i numeri assoluti arriva la sorpresa, con la Toscana che si distingue dalla tendenza nazionale per un calo consistente del numero di morti sia rispetto all’anno precedente (-10,2%) sia rispetto al 2019, anno pre-pandemia (-3,3%). Anche incidenti e feriti sono in leggero calo rispetto sia al 2022 sia al 2019.
Il tasso di mortalità per incidente stradale in Toscana di 5,5 è invece leggermente superiore al dato medio nazionale di 5,2.
"Nel 2023 diminuisce in Toscana, rispetto al 2010 (50,7%), l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi su un valore inferiore alla media Italia (43,6% contro 47,6%)", recita la nota Istat.
Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che hanno avuto nell’incidente (conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), nel 2023 il loro peso relativo sul totale dei deceduti in Toscana si conferma maggiore di quello nazionale (57,9% contro 50%), come nel 2010.
Tra il 2010 e il 2023 però l’incidenza di pedoni deceduti è diminuita dal 20,9% al 16,3%, mentre nel resto del Paese si osserva un aumento da 15,1% a 16%.
Le strade più pericolose
L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: tra le autostrade si registra il maggior numero di incidenti lungo l’A1 (253 incidenti, 7 morti e 439 feriti) e l’A11 (154 incidenti, 2 morti e 233 feriti).
Tra le strade statali, in evidenza le criticità della SS1 Aurelia, lungo la quale si verificano (188 incidenti, 5 morti e 296 feriti). Gli incidenti più gravi si verificano sulla SS63 (11,1 indice di mortalità e 4,8 indice di gravità), sulla SS65 (9,1 e 7,1) e sulla SS439 (7,7 e 4,6).
Rispetto al 2022 l’indice di mortalità cresce nelle province di Pisa, Massa-Carrara, Livorno e Firenze, diminuisce nelle altre province.
Nel 2023 il maggior numero di incidenti, pari a 11.591 (77,6% del totale), si verifica sulle strade urbane, provocando 96 morti (47,5% del totale) e 14.153 feriti (74,1%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano sulle autostrade (+9,4%) e diminuiscono sulle altre categorie di strada (-1,0% sulle strade urbane e -3,9% sulle strade extraurbane). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (3,4 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,0 decessi ogni 100 incidenti).
In ambito urbano gli incidenti che avvengono lungo un rettilineo rappresentano il 48,4% del totale, percentuale che sale al 53,2% sulle strade extraurbane. Sulle strade urbane il 18,9% dei sinistri stradali si verifica nei pressi di un incrocio, seguono quelli che si verificano nei pressi di un’intersezione (18,1%), di una rotatoria (7,2%) e in curva (6,0%). Lungo le strade extraurbane il 25,3% degli incidenti si verifica in curva, l’8,5% presso un incrocio e il 6,8% nei pressi di un’intersezione.
I tempi più a rischio
"Nel periodo Gennaio-Aprile - riferisce Istat nella sua nota - si sono registrati in Toscana 4.357 incidenti (29,2% del totale) mentre tra Maggio e Settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 6.884 (il 46,1% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 8.805 persone (46,1%) e 89 sono decedute (44,1%).
I mesi più critici sono stati Luglio e Giugno, con rispettivamente il 10,3% e il 9,5% degli incidenti. A Giugno, inoltre, si è registrato l’11,9% delle vittime della strada.
L’ 81,5% degli incidenti ha avuto luogo di giorno tra le 8 e le 21, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle fasce orarie tra la mezzanotte e l’una della notte (3,5 morti ogni 100 incidenti) e tra le 4 e 5 e le 5 e le 6 (3,2 morti ogni 100 incidenti), valori superiori alla media giornaliera (1,4 morti ogni 100 incidenti).
Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 41,0% degli incidenti notturni, il 35,7% delle vittime e il 42,2% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,6 decessi ogni 100 incidenti.
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