Attualità giovedì 22 dicembre 2022 ore 18:25
Natale a tavola, i toscani scelgono la tradizione
Oltre 300.000 andranno al ristorante, puntando su pietanze tipiche del territorio e della festa. Cosa ci sarà a tavola e quale la spesa prevista
TOSCANA — Vince la tradizione nel menu natalizio dei toscani: in oltre 300.000 hanno scelto di pranzare al ristorante, puntando su pietanze tipiche del territorio e della festa. E dunque via libera a crostini neri, salumi e formaggi, poi i cappelletti in brodo di cappone e le pappardelle al sugo di cinghiale tra i primi, per secondo gli arrosti o una tradizionale bistecca, poi i più classici dolci natalizi con qualche concessione per creme e golosi dolci al cucchiaio.
Il dato è servito dall'elaborazione effettuata da Confcommercio Toscana sui dati previsionali di Fipe-Confcommercio, l’associazione nazionale che rappresenta i pubblici esercizi italiani, dalla quale emerge che la spesa complessiva per chi gusterà il pranzo di Natale al ristorante in Toscana sarà di circa 22 milioni di euro.
La cifra è in crescita rispetto al Natale 2021, quando i toscani al ristorante erano stati circa 276.000, il 7,4% della popolazione residente contro l’8,3% di quest’anno. In aumento anche la spesa media per un menu completo, bevande incluse: 70 euro a persona contro le 60 dello scorso anno. Il menu fisso sarà proposto dal 46,5% dei ristoratori. Ma in un locale su 4 si potrà mangiare anche spendendo circa 50 euro.
A restare aperti per le festività in Toscana saranno quest’anno circa 7.750 attività della ristorazione, il 65,1% di quelle esistenti, una percentuale ancora lontana da quel 71,8% registrato nel 2019, l’ultimo anno preCovid, ma addirittura in calo di 2,5 punti rispetto allo scorso anno. Ed è questo il dato forse più sorprendente che il presidente di Confcommercio Toscana e vicepresidente vicario nazionale di Fipe, Aldo Cursano, legge come "una specie di corto circuito". Mentre infatti "la gente ha una predisposizione maggiore a mangiare fuori casa, ci sono sempre meno locali aperti, spesso per la grande difficoltà a reperire personale nei festivi”.
Nel complesso, però, l’ottimismo è alto: “Le prenotazioni per il pranzo di Natale sono state brillanti da subito, tanto che molti ristoratori a inizio Dicembre erano già al tutto esaurito”, sottolinea il direttore regionale di Confcommercio Franco Marinoni. Ora c'è la sfida del cenone di San Silvestro: "Ci aspettiamo risultati ancora migliori", afferma
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