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Cronaca domenica 28 luglio 2019 ore 17:55

Muore dopo sette ore di attesa al pronto soccorso

L'ospedale San Jacopo a Pistoia

E' successo all'ospedale San Jacopo. Il consigliere regionale Marchetti: "Risposta della Asl inaccettabile, chiedo un'inchiesta interna"



PISTOIA — Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti ha annunciato un'interrogazione con la richiesta di aprire un'inchiesta interna sulla morte di una paziente di 74 anni deceduta all'ospedale San Jacopo di Pistoia dopo sette ore di attesa nel pronto soccorso. Come riportato dal quotidiano La Nazione, la Asl sulla vicenda ha replicato in una nota che "come da protocollo, il personale ha tentato la rianimazione ma senza esito".  "La Asl ha richiesto il riscontro diagnostico - continua la nota dell'azienda sanitaria - La signora è stata presa in carico in un pronto soccorso già in sofferenza per numero di accessi ma la situazione è precipitata nelle ultime ore".

"La risposta della Asl sul caso della paziente deceduta in pronto soccorso all’ospedale San Jacopo di Pistoia dopo ore di attesa per essere visitata non è accettabile - scrive il consigliere Marchetti in una nota - Morire dopo avere aspettato sette ore non è definibile decesso “improvviso”. Sono indignato e già domani presenterò un’interrogazione per chiedere alla Regione di avviare un’inchiesta intera e attivare un audit clinico. Non si può liquidare una simile vicenda con una delle solite minimizzazioni sullo stato dei pronto soccorso toscani".

"Leggo che la paziente, 74 anni, si è recata in pronto soccorso alle 22.13 per morire nel corso della visita alle 5 del mattino dopo aver lamentato una condizione di malessere acuto anche con chi la attendeva preoccupato fuori dal reparto - si legge ancora nella nota di Marchetti - Leggo anche che le sono state somministrate terapie che probabilmente hanno anche concorso ad abbattere sintomi che avrebbero potuto far da sentinella, ma non sono un medico e non lo so. Fatto sta che la signora è morta dopo 7 ore di agonia e la Asl parla di “morte improvvisa”, il che è inaccettabile. Per questo domani mi preoccuperò immediatamente di presentare un’interrogazione affinché si attivi un’inchiesta interna". 

"Nei nostri pronto soccorso manca personale, mandare in trincea giovani neolaureati potrà essere formativo per loro ma certo non risolve il problema, e intanto i sanitari attivi sono gravati da carichi di lavoro pericolosi per loro e per i pazienti - conclude Marchetti - Aver minimizzato per anni una situazione che oggi è al punto critico è stata ed è una grave responsabilità politica che la giunta regionale non può non assumersi dato che proprio Enrico Rossi, oggi sull’orlo del decennio da governatore, è stato prima per dieci anni assessore alla salute".


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