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Attualità giovedì 07 aprile 2022 ore 17:17

Qualità e filiera corta nel bando per la mensa

L'azienda di ristorazione che subentrerà con il nuovo anno scolastico sarà tenuta anche ad assorbire il personale attualmente in servizio



PISTOIA — Qualità, nessun ribasso economico, riassorbimento del personale e filiera corta. Sono alcuni dei principi al centro del nuovo bando di gara per l’assegnazione del servizio mensa nelle scuole pistoiesi, in fase di valutazione.

L'azienda di ristorazione che risulterà vincitrice, spiega il Comune di Pistoia in una nota, entrerà in servizio a partire da Settembre 2022, con l'inizio del nuovo anno scolastico, e gestirà il  servizio di refezione scolastica per le scuole dell'infanzia comunali e statali, per le scuole primarie e secondarie di primo grado e la fornitura e trasporto delle derrate alimentari per i servizi educativi comunali dagli 0 ai 3 anni.

"Con questo bando - sottolinea il sindaco Alessandro Tomasi - rivoluzioniamo i criteri alla base dell’appalto della mensa introducendo come unico punto determinante quello sulla qualità. Una novità che abbiamo fortemente voluto e che mira ad un miglioramento del servizio a tutto tondo: dai cibi alla formazione del personale fino alla lotta agli sprechi alimentari. Già dal prossimo anno scolastico, chiaramente senza alcun ritocco alle tariffe, saranno introdotte tutte queste novità sulle tavole delle mense destinate ai nostri bambini".

Per promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell’Unione europea, l'aggiudicatario del contratto di appalto, spiega il Comune, "E' tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell'azienda uscente". Nel bando, infatti, è richiesta la presentazione di un progetto che preveda questa clausola sociale, pena l'esclusione dalla gara, valorizzando i contratti a tempo indeterminato o determinato del personale rispetto a quelli interinali"

"Si tratta di un bando di gara completamente innovativo – aggiunge l'assessore all'istruzione Alessandra Frosini –, siamo tra i primi in Italia a fare una scelta così importante. Nel bando per la prima volta non è previsto nessun ribasso economico da parte delle aziende partecipanti: la selezione avviene esclusivamente sulla qualità delle offerte presentate".

Nel capitolato legato al bando di gara si promuovono i prodotti di filiera corta (con Igp, Dop e ulteriori prodotti biologici). Inoltre viene premiato l'approvvigionamento delle derrate alimentari da parte di enti e cooperative che gestiscono beni sequestrati o confiscati (legge 109/1996) e i prodotti del commercio equo-solidale.

Secondo le previsioni contenute nei Cam (criteri ambientali minimi), nel progetto l'impresa si impegna al recupero del cibo non somministrato durante la mensa per donarlo a organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Le eccedenze possono essere destinate anche all'alimentazione di animali in canili o gattili.


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