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Cronaca mercoledì 10 febbraio 2021 ore 13:36

Ladri di ruspe dai cantieri, 4 arresti

benna escavatore

Secondo le indagini, durate oltre un anno, rubavano escavatori dalle aree di lavoro nel Pistoiese per poi rivenderli con documentazioni falsificate



PISTOIA — Ladri di ruspe, rubavano escavatori e macchine operatrici nei cantieri del Pistoiese per poi rivenderli, con falsa documentazione, all'estero e in altre regioni: è con questa accusa che quattro uomoni fra 40 e 70 anni residenti tra Pistoia e Pisa sono finiti in arresto, due in carcere e due ai domiciliari.

L'operazione si chiama Digger express, ed è stata condotta dalla polizia stradale di Pistoia sotto il coordinamento della procura pistoiese. L'indagine, durata per oltre un anno, è nata da una serie di denunce riconducibili a quello che era da tempo un fenomeno criminale che colpiva prevalentemente la provincia di Pistoia ed in particolare la zona della Valdinievole: i furti di escavatori e di macchine operatrici, specialmente nei cantieri stradali. 

La situazione aveva finito per generare allarme sociale tra i lavoratori del settore e che tra i cittadini. La polizia stradale ha ricostruito il modus operandi del gruppo, che consisteva in una prima fase legata al furto, durante la quale il veicolo generalmente veniva spostato di poche centinaia di metri dal luogo della sottrazione e subito nascosto così da minimizzare il rischio di flagranza del reato. 

A quel punto il mezzo veniva lasciato fermo per qualche giorno, sia per scongiurare la presenza di un dispositivo Gps installato dai proprietari, sia comunque per organizzare la seconda fase relativa alla ricettazione o riciclaggio. Intanto c'era tempo per mettere a punto la falsa documentazione tra fatture d'acquisto emesse da ignare o inesistenti società, targhe contraffatte o a loro volta oggetto di furto, certificati tecnici creati ad hoc: tutto per confondere le carte rendendo più difficoltoso possibile l'eventuale controllo da parte di forze di polizia. 

L'ultima fase, ovvero lo spostamento verso gli acquirenti all'estero o in altre regioni italiane, in base alla tipologia di mezzo, avveniva tramite trasportatori nazionali ed internazionali ignari della provenienza illecita della merce. I mezzi recuperati, per un valore complessivo di oltre 500mila euro, sono stati restituiti ai proprietari.


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