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Attualità giovedì 30 aprile 2020 ore 16:38

Covid, varchi ztl aperti per il take away

pistoia

Piano del Comune per le attività economiche: Cosap azzerato, esenzione Tari e aperture ztl per le consegne a casa. "Dieci milioni in meno di entrate"



PISTOIA — La fase di emergenza per il coronavirus, con il lockdown che ne è scaturito, comporterà per le casse comunali pistoiesi dieci milioni di euro in meno di entrate. Lo hanno detto il sindaco Alessandro Tomasi e l'assessore al bilancio Margherita Semplici che stamattina hanno spiegato quali misure sono state adottate per sostenere le attività economiche cittadine nella progressiva riapertura della "Fase2". Le minori entrate sono dovute in particolare all'Imu e all'addizionale Irpef (circa il 10-15 per cento in meno), e poi al mancato incasso delle rette scolastiche (almeno fino a settembre) e alla riduzione delle sanzioni al Codice della strada.

Vediamo uno per uno i provvedimenti adottati.

Cosap. Esenzione dal pagamento del Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche per gli ambulanti dei mercati e per i dehors per il periodo che va da marzo al 31 dicembre 2020. Inoltre, per i dehors potrà essere richiesto l'ampliamento gratuito degli spazi, così da permettere maggiore distanziamento tra i tavoli, ma garantire comunque l'accesso a un numero congruo di clienti, mantenendo inalterato il rispetto dei parametri di sicurezza. Al vaglio degli uffici, c'è anche l’ipotesi di esentare dal pagamento del Cosap tutte le occupazioni legate a interventi di edilizia privata, così da agevolare la ripartenza del settore edilizio. In termini di entrate, si tratta nel complesso di circa 740.000 euro in meno per il Comune. 

Tari. Esenzione, almeno per la parte variabile e per il periodo di chiusura, di tutte le attività dei settori corrispondenti ai codici Ateco per cui è stata prescritta la chiusura. Il Comune, hanno spiegato sindaco e assessore, sta individuando le risorse in bilancio che possano coprire il mancato incasso. 

Le misure di sostegno su Cosap e Tari valgono per tutti gli esercizi presenti sul territorio comunale, e non soltanto per quelli del centro storico.

Ristorazione. Per agevolare il servizio di ristorazione da asporto degli esercizi commerciali all'interno della Ztl, del comparto della Sala e dell'area pedonale urbana, da sabato (e fino al termine della situazione emergenziale) sarà permesso a tutti l'accesso alla Ztl nelle fasce orarie tra le 11 e le 14.30 e tra le 18 e le 22, esclusivamente dagli ingressi in via della Madonna e via Palestro. La sosta sarà consentita solo negli stalli di sosta libera (quelli bianchi), per un massimo di 30 minuti. Sarà compito dei ristoratori organizzarsi al meglio, prendendo appuntamenti precisi e scaglionati.

Concessione e locazione dei fondi commerciali di proprietà del Comune. Prevista la riduzione dei canoni di concessione e locazione. "Oltre che di un sostegno economico concreto – ha sottolineato il sindaco – si tratta di un invito ai proprietari di locali affinché, in questo momento, vadano incontro alle esigenze e alle difficoltà di pagamento da parte degli inquilini".

Impianti sportivi e musei. Sarà previsto l’azzeramento, fino al 31 dicembre, delle tariffe degli impianti sportivi, secondo il modello già applicato dall’amministrazione per i servizi educativi privati. Sarà prevista, inoltre, la totale gratuità dei musei comunali non appena ne sarà possibile la riapertura, per dare una ragione in più, ai pistoiesi e ai turisti, di venire in centro.

Parcheggi. Sarà poi abolito il pagamento della sosta nel parcheggio del Ceppo fino alla fine dell'anno per favorire la ripresa del commercio in centro. Allo studio la possibilità di applicare questa misura anche a un altro parcheggio pubblico tra quelli a sud, come richiesto dalle categorie economiche.

Mercato. Sarà sempre in centro storico, ma la ripartenza è prevista non appena le misure per il contenimento del Covid-19 lo consentiranno. Sulla distribuzione dei banchi nel centro storico, stanno lavorando gli uffici delle attività produttive.

Mutui. Il Comune sta valutando l'ipotesi di ricorrere alla rinegoziazione dei mutui, che varrebbe un risparmio della quota capitale per il 2020 di circa 2.100.000 milioni. Si tratta, si legge nella nota del Comune, di una strada non troppo gradita alla Giunta ma che potrebbe rivelarsi inevitabile per garantire il mantenimento dei servizi nonché la copertura delle misure di sostegno annunciate.

"Le misure adottate vanno nella direzione di recepire e dare seguito alle richieste presentate in questi giorni dagli operatori economici – ha concluso Tomasi –. Non dimentichiamo, però, che per garantire un'efficace ripartenza, serve che il Governo dia regole certe, chiare e attuabili. Serve massima chiarezza e condivisione fra i vari livelli di governo. Come Amministrazione, per agevolare la ripresa, si conferma la massima disponibilità da parte di tutti gli assessorati ad accogliere proposte e idee da parte degli esercenti".


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