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Attualità lunedì 20 settembre 2021 ore 11:42

L'autismo trova una nuova casa per l'autonomia

La presentazione dell'iniziativa
La presentazione dell'iniziativa

Nascerà entro la fine dell'anno a Bonelle la Casa di Agrabah, progetto sperimentale di coabitazione per favorire le famiglie nel "Dopo di Noi"



PISTOIA — L'autismo trova casa a Bonelle. Nascerà entro la fine di quest’anno la Casa di Agrabah, che condurrà giovani adulti con disturbi dello spettro autistico verso percorsi di vita autonoma così da favorire le famiglie nelle prospettive del 'Dopo di Noi'. 

Il progetto è promosso dalla Fondazione Raggio Verde e affidato alla start up fiorentina DU IT (Design for user innovation technology). Sarà realizzato anche grazie a un finanziamento concesso dalla Fondazione Caript nell’ambito del bando Socialmente 2021 e ha già beneficiato inoltre di un contributo della Fondazione Giorgio Tesi Onlus.

L’iniziativa, riguardante l’avvio di un servizio sperimentale di coabitazione tra persone con autismo, è stata presentata da Giancarlo Magni (presidente Fondazione Raggio Verde) e Alvaro Gaggioli (Agrabah – Associazione genitori per l’autismo) insieme a Telesforo Bernardi (direttore Fondazione Caript), Carlo Vezzosi (presidente del Comitato d’indirizzo della Fondazione Giorgio Tesi Onlus), Carlo Bonacchi e Nicola Giudice per il Comitato di quartiere di Bonelle.

L’appartamento si trova infatti nella frazione alle porte di Pistoia. La sua progettazione e la sua ristrutturazione, nonché l’arredamento degli spazi al suo interno, sono stati accuratamente studiati al fine di incoraggiare le competenze, le attitudini e rispondere ai bisogni specifici dei partecipanti. 

La casa accoglierà gruppi di 4 adulti (più un operatore) che potranno così sperimentare relazioni di vita in comune ed eventualmente di vicinato in un contesto protetto e familiare. L’immobile è stato messo a disposizione dall’associazione Agrabah e ha visto l’avvio anche di un prezioso spirito di collaborazione con il Comitato di quartiere della frazione.

"L’idea di fondo - spiegano i promotori dell'iniziativa - è usarlo come un luogo in cui i ragazzi possano seguire un vero e proprio training volto allo sviluppo di una vita indipendente. Un progetto, questo, importantissimo per le famiglie nell’ottica di favorire il cosiddetto dopo 'dopo di noi': anche per questo, l’intento è creare in futuro altre soluzioni abitative di questo tipo".


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