Attualità venerdì 12 novembre 2021 ore 18:12
Città che legge, primo posto per Pistoia
La città si aggiudica il primo posto in graduatoria su 5 progetti ammessi a finanziamento che hanno partecipato al bando del Ministero della Cultura
PISTOIA — Il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per la Cultura ha reso noto le città che sono state insignite del titolo di "Città che legge", si tratta di 859 Comuni che hanno potuto certificare il proprio impegno a favore della lettura attraverso la presenza attiva della propria biblioteca pubblica, di associazioni del volontariato, di gruppi di lettura, di festival letterari, di un patto per la lettura all'interno dei diversi soggetti della filiera del libro.
Pistoia anche quest'anno è riuscita ad ottenere il titolo: si tratta di una conferma di un buon risultato che è stato raggiunto fin dal 2017, anno nel quale il concorso "Città che legge" è stato istituito, e che si è rinnovato in tutte le successive annualità.
Ma le notizie del Centro per il Libro e la Lettura non si sono
fermate qui: sono infatti stati resi noti i Comuni vincitori dei bandi riservati
in esclusiva alle "Città che leggono", finalizzati a premiare progetti
particolarmente innovativi sul fronte della promozione della lettura. Nella
graduatoria della fascia di popolazione tra 50.000 e 100.000 abitanti
Pistoia ha ottenuto il
primo posto in graduatoria tra i cinque progetti ammessi a finanziamento, su un
totale complessivo di 52 progetti nella categoria.
Nella pattuglia di progetti finanziati, dopo Pistoia, le città di Fano, Lecce, Pozzuoli e Pavia. Il progetto che ha ricevuto così ampia considerazione da parte del Centro per il Libro e la Lettura è incentrato sulla creazione di una piattaforma on line in grado di ricreare una sorta di "piazza virtuale" per la condivisione di eventi culturali a distanza prodotti dalle biblioteche e da altri soggetti produttori di cultura in città, appartenenti alla filiera del libro: editori, gruppi di lettura, librai, associazioni culturali, scuole, altre biblioteche. Una prima sperimentazione di questa esperienza è stata condotta lo scorso aprile dalla rete REDOP con la organizzazione di un vero e proprio festival on line, in più giorni, dedicato alle riviste di cultura locale: una sperimentazione che aveva già ottenuto il riconoscimento di uno specifico contributo ministeriale.
Il bando prevedeva di destinare ad ogni progetto fino ad un massimo di 50.000 euro: a giorni sarà resa nota l'entità del finanziamento ottenuto.
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