Attualità martedì 16 luglio 2024 ore 09:35
Pranzo o cena fuori, i toscani spendono un euro su tre
Con 22mila attività di ristorazione, i consumi alimentari fuori casa sono pari al 32% del totale. Forte ripresa dopo l'emergenza Covid
TOSCANA — Pranzare o cenare fuori, così come le colazioni mattutine o gli aperitivi: i toscani spendono quasi un euro su tre per mangiare al ristorante, al bar, in pizzeria o presso le postazioni mobili di somministrazione diffuse sul territorio regionale che conta circa 22mila attività.
A far di conto sui consumi non domestici di alimenti è Coldiretti Toscana sulla base dati di Fipe, la Federazione nazionale dei pubblici esercizi che rileva una forte ripresa del mangiar fuori dopo la battuta d'arresto generata dall'emergenza Covid. L'impatto sul sistema agroalimentare nazionale è rilevante: "Nel complesso i consumi alimentari, nel 2023, sono stati pari al 68% in casa ed al 32% fuori casa, il massimo di sempre secondo Fipe", illustra una nota Coldiretti Toscana.
L’attività di ristorazione è un determinante mercato di sbocco per molti prodotti agroalimentari per un importo di acquisti stimato in circa 30 miliardi lo scorso anno, secondo l’Osservatorio Coldiretti. Dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità – aggiunge Coldiretti Toscana - trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
"In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo - spiega l'associazione regionale degli agricoltori - la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Un'importante spinta arriva alla ristorazione dagli agriturismi di cui la Toscana è leader indiscussa a livello nazionale, con 2.713 strutture di ospitalità rurale che propongono, a fianco del pernottamento, la somministrazione pasti e le degustazioni".
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