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Attualità domenica 24 settembre 2023 ore 19:20

Povertà energetica, oltre 198mila toscani a rischio

mano su termosifone

In Toscana sono 91.203 i nuclei familiari che alloggiano in case definite 'inospitali'. Tutti i dati in uno studio della Cgia di Mestre



TOSCANA — In Toscana 198.104 cittadini vivono una condizione di povertà energetica, per un equivalente di 91.203 nuclei familiari che rappresentano il 5,5% del totale secondo un'incidenza inferiore a quella nazionale dell'8,5% e a quella del Centro Italia (5,8%): il dato arriva da uno studio della Cgia di Mestre che effettua una ricognizione sull'intero Stivale.

L'ufficio studi mestrino ha effettuato un'elaborazione su dati Istat e sul Rapporto Oipe 2023, e i numeri rappresentano una stima relativa al 2021.

Nella graduatoria dei territori regionali stilata per incidenza, la Toscana col suo 5,5% è fra le regioni meglio messe, quartultima con alle spalle solo Lombardia (5,3%), Liguria (4,8%) e Marche (4,6%). L'incidenza più alta in Italia è della Calabria che esprime un 16,7% di famiglie in condizione di povertà energetica sul totale di quelle presenti sul suo territorio, seguita da Puglia (16,4%) e Molise (16,0%).

tabella dati regionali

La povertà energetica in Italia (Fonte: Cgia di Mestre)

A livello nazionale: "Sono 2,2 milioni le famiglie italiane in povertà energetica (PE). Stiamo parlando di 5 milioni di persone che nel 2021 vivevano in abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno, poco raffrescate d’estate, con livelli di illuminazione scadenti e con un utilizzo molto contenuto dei principali elettrodomestici bianchi", illustrano gli esperti della Cgia di Mestre.

Il dato risulta in crescita, ed è fonte di preoccupazione perché è riferito a prima del grande choc energetico verificatosi nel 2022: "Nel ricordare che il 70% circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha né dipendenti né collaboratori familiari, moltissimi artigiani, tantissimi piccoli commercianti e altrettante partite Iva hanno pagato due volte l’impennata delle bollette di luce e gas verificatasi negli ultimi due anni. La prima come utenti domestici e la seconda come micro imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi".


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