Attualità venerdì 24 maggio 2024 ore 08:05
Frane e non solo, il rischio in un'unica carta regionale
E' completa la carta litotecnica della Toscana: strumento di prevenzione sulla stabilità dei suoli, ne racchiude le caratteristiche geomeccaniche
TOSCANA — Frane ma non solo: ci sono tutte le caratteristiche geomeccaniche dei suoli della Toscana nella nuova carta litotecnica regionale fresca di completamento con l'integrazione delle province di Grosseto, Livorno e Pisa che ancora mancavano.
La stesura della carta era iniziata nel 2016 in collaborazione con il consorzio Lamma e con l’università di Siena: permette di conoscere i fattori di rischio e quindi di prevenire frane e smottamenti, mappando la pericolosità geomorfologica dei versanti e fungendo da supporto alla pianificazione e alla progettazione di opere urbane ed infrastrutturali.
Secondo l’assessore regionale alla pianificazione territoriale la carta litotecnica è un elaborato fondamentale del quadro conoscitivo per lapianificazione e si affianca alla Carta geologica regionale e alla Carta geomorfologica regionale in scala 1:10.000. La sola cartografia geologica infatti non consentiva di ottenere una cartografia litotecnica accurata, poiché la base geologica è carente di dati geologico-tecnici.
Erosione, trasporto, rischio idrogeologico e sismico: i segreti della Toscana in una carta
La Carta Litotecnica 1:10.000 (e relativa banca dati) costituisce un utile supporto per valutare la risposta delle unità geologiche alle azioni di erosione e trasporto, la predisposizione allo sviluppo di fenomeni di instabilità (frane) in determinate condizioni geomorfologiche e meteorologiche ed infine la risposta locale alle sollecitazioni sismiche.
Essa costituisce pertanto uno strumento strategico per la pianificazione territoriale e la prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, permettendo, grazie ad una prima stima delle caratteristiche geomeccaniche dei vari litotipi, di individuare le aree che, sulla base di tali dati, possano dare luogo a situazioni di criticità.
La disponibilità della nuova banca dati uniforme su tutto il territorio solleva i comuni dalla redazione della stessa in forma autonoma, permettendo un risparmio di risorse e scongiurando la presenza di dati disomogenei tra comuni limitrofi.
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