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Lavoro martedì 19 novembre 2024 ore 10:00
Tavolo regionale per la moda in crisi
Obiettivo: unire le forze per tutelare e rilanciare un settore cruciale per l'economia toscana e che occupa circa 140mila addetti. Le proposte
TOSCANA — La Toscana serra i ranghi contro la crisi del settore moda: si è svolto ieri il tavolo regionale sulla materia che ha visto insieme a Firenze, a palazzo Strozzi Sacrati, il presidente della Regione Eugenio Giani, le parti sociali, gli enti locali.
Il tavolo è stato convocato a seguito della manifestazione regionale che martedì scorso ha portato in piazza a Firenze circa 2.000 lavoratori. Obiettivo: estendere gli attori coinvolti, e per questo è già in programma per lunedì prossimo un nuovo incontro anche coi i parlamentari toscani, gli europarlamentari, il direttore di Irpet e i vertici toscani di Bankitalia che stanno svolgendo uno studio sulla crisi di settore.
“Un incontro molto costruttivo” da cui “si alza una voce comune di tutta la Toscana per la difesa e il rilancio del sistema moda”, ha commentato il presidente Giani presente al tavolo insieme all'assessore regionale all’economia Leonardo Marras. In videocollegamento anche l’assessora al lavoro e alla formazione Alessandra Nardini.
L'intento con cui era stato convocato il summit, ha ricordato Giani, era quello di "dare una scossa e un sussulto alle iniziative contro questo momento difficile” che sta vivendo il settore e “che coinvolge l’intera regione dalla Piana fiorentina all’Amiata, dal Valdarno aretino al Comprensorio del cuoio”.
“Serve fare squadra – afferma Giani - a tutela di un ambito così cruciale per l’economia regionale, per il Made in Italy e per l’occupazione di circa 140mila addetti”.
Un doppio livello d'azione
D’accordo con i rappresentanti delle categorie economiche, le organizzazioni sindacali, i sindaci e assessori presenti, Giani ha indicato due livelli su cui questo fronte comune dovrà muoversi sin da subito: “Da un lato – dice Giani – occorre richiamare il governo a interventi rapidi, a partire dalla legge di bilancio, finanziando accanto ad ammortizzatori sociali ad hoc che siano effettivamente applicabili e adeguati, anche misure di moratoria del credito e degli oneri fiscali”.
“Dall’altro – aggiunge il presidente – proseguiremo la riflessione già avviata sulle azioni della Regione tese a salvaguardare il nostro tessuto imprenditoriale, che proprio per le dimensioni e le caratteristiche, è una questione che riguarda la Toscana diffusa”. “La riflessione dovrà anche toccare – tiene a precisare Giani – l’interlocuzione con i grandi gruppi nazionali e stranieri attivi in Toscana che hanno un grande ruolo sulle dinamiche dell’intera filiera”.
“A metà Dicembre – conclude il presidente – convocheremo un vero e proprio forum in cui approfondire il dibattito, aprendolo al più ampio numero di voci per discutere sugli interventi che lo Stato, la Regione, i Comuni possono prendere per fronteggiare una crisi divenuta strutturale a causa di fattori geopolitici e dei cambiamenti dei consumi”.
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