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Lavoro venerdì 23 novembre 2018 ore 12:55

Cgil Toscana-Rossi, patto di fine legislatura

A lanciare la proposta dell'accordo è stata la segreteria di Cgil Toscana Dalida Angelini durante il congresso dell'organizzazione del sindacato



PISTOIA — “Finora ci sono state cose buone e criticità da affrontare. Bisogna segnare in positivo questo ultimo scorcio di legislatura regionale. Sarebbe necessario un confronto tra le istituzioni regionali e le associazioni sindacali per individuare le priorità da affrontare, partendo ovviamente dalle cose condivise e col concorso delle parti datoriali”: è un patto di fine legislatura al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi quello che ha proposto la segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini, nella sua relazione introduttiva al Congresso dell’organizzazione che si sta svolgendo alla Cattedrale ex Breda di Pistoia.

Nel suo intervento, Angelini ha posto l’accento sull’impegno nella difesa dell’occupazione e sull’importanza della mobilitazione dei lavoratori nelle numerose vertenze toscane. Il confronto con la Regione Toscana secondo Angelini, che nella sua relazione ha invitato Cisl e Uil a fare fronte compatto sulle battaglie comuni e ha citato spesso la parola “autonomia” sul rapporto della Cgil con le controparti sociali e istituzionali, deve basarsi su alcuni campi di intervento.

TOSCANA/1 - INFRASTRUTTURE E TURISMO

In economia, la Toscana ha conosciuto una ripresa modesta e per essere più attrattiva deve investire in infrastrutture. “L’integrazione intermodale della Toscana e il trasporto su rotaia dovrebbero essere rafforzati. Per ciò che riguarda il sistema aeroportuale regionale, riteniamo necessari la qualificazione, la messa in sicurezza e la tutela dell’occupazione dello scalo fiorentino, ma il progetto presentato apre criticità. Mentre, infatti, ci è chiaro che l’investimento sul ferro rafforza un’idea di sviluppo sostenibile dell’economia e dei flussi di merci e di persone, non ci pare che altrettanto si possa dire di questo progetto di nuovo aeroporto”, ha spiegato Angelini, aggiungendo: “La Toscana deve mettere a sistema e integrare i molti ‘turismi’ che possiede: turismo culturale delle città d’arte, balneare, termale e montano, con l’obiettivo di superare la stagionalità, vero problema endemico del turismo toscano, oltre che qualificare l’occupazione del settore, perché qui c’è buona parte del lavoro povero e grigio.

TOSCANA/2 - SERVIZI PUBBLICI, APPALTI E SICUREZZA SUL LAVORO

Secondo la segretaria della Cgil Toscana “è positivo il percorso di ripublicizzazione del servizio idrico integrato rilanciato dalla Regione, così come è positiva la legge regionale sull’economia circolare ed i beni comuni, che avrà traduzione nel nuovo Piano regionale dei rifiuti. Ai Comuni e all’Anci chiediamo coerenza sul settore del Gas: non si vendano ai privati le quote di Toscana Energia. Sugli appalti pubblici, in particolare nel settore sanitario, stiamo lavorando bene, grazie al protocollo sottoscritto con la Regione. Dobbiamo osare di più con la Regione perché si modifichi la Legge Regionale del 2007 sui contratti pubblici di lavori, servizi e fornitura, con riguardo particolare alle clausole sociali. Quanto alla sicurezza sul lavoro, la Regione Toscana è intervenuta a più riprese su questo tema e alcuni risultati si sono già visti, dal distretto tessile - dopo i morti nel rogo di Prato del 2013 - alle cave di marmo, ai porti. Non ci può bastare e per questo insistiamo continuamente, perché dobbiamo tutti fare di più”.

TOSCANA/3 - SANITA’

“Sul tema della salute in generale e del Servizio Sanitario Regionale manteniamo ferme tutte le nostre osservazioni critiche a tre anni dalla Legge di Riforma, la 84 del 2015. Il modello per acuzie, intensità di cure e degenze più brevi, mostra tutti i suoi limiti in rapporto ad una sanità territoriale poco omogenea nella Regione, ma soprattutto insufficiente nel realizzare in modo pieno la presa in carico dei cittadini. La riforma regionale è, per gli atti della stessa Regione, se non messa in discussione, sicuramente in una fase di rielaborazione. La Piattaforma unitaria costruita insieme a CISL e UIL Toscane nel 2016 continua ad essere la bussola per la nostra iniziativa di verifica concreta sul campo. Noi non ci stiamo a perdere ciò che da sempre ha contraddistinto la qualità del sistema toscano”, ha detto Angelini, ribadendo la “difesa della la legge 194, a questo proposito apprezziamo la scelta della Regione Toscana di aver recepito con una delibera della giunta regionale le richieste avanzate dal Tavolo sulla 194”.

TOSCANA/4 - REGIONALISMO

Attualmente 13 regioni su 15 a Statuto ordinario, tra cui la Toscana, con atti differenti o addirittura nelle dichiarazioni pubbliche intendono procedere lungo il percorso dell’autonomia differenziata. “Per noi - è l’opinione della segretaria generale della Cgil Toscana - è fondamentale la tenuta nazionale su sanità, sociale, politiche del lavoro, istruzione, ambiente, e contratti di lavoro. Dobbiamo ribaltare l’idea che una problematica comune a tutto il Paese sia affrontabile con la regionalizzazione della rivendicazione. Al Presidente della Regione Toscana abbiamo già chiesto un confronto di merito sulle proposte che ha avanzato e già trasmesso al Ministero degli Affari Regionali. Alla Regione chiediamo esplicitamente di svolgere un maggior ruolo nella Conferenza delle Regioni affinché prevalga un orientamento per un sistema istituzionale decentrato, ma fondato su un federalismo cooperativo e solidale”

L’APPELLO GLI IMPRENDITORI TOSCANI

“Il protagonismo progettuale delle associazioni imprenditoriali ci sembra sia venuto a mancare in questi ultimi anni. Ci duole dirlo - ammette Angelini -, ma si ha la sensazione che sia stato preferibile nascondersi rispetto ai temi dello sviluppo sostenibile, dei diritti del lavoro, delle condizioni contrattuali e in alcuni casi dello sfruttamento e dell’illegalità. Vorremmo chiedere un’attenzione diversa agli imprenditori. Altrimenti può succedere, come sta avvenendo, che altre associazioni di impresa si affaccino in rappresentanza semplicemente di una voglia di dumping contrattuale, di vera e propria pirateria nei confronti delle imprese sane e corrette e dei lavoratori che subiscono contratti di comodo. C’è perciò un bisogno di fare, di dare risposte concrete: noi ci siamo”.

I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO

I provvedimenti del Governo non sembrano convincere la segretaria generale della Cgil Toscana: “Guardiamo con preoccupazione al Decreto Sicurezza che prevede l'estensione della vendita dei beni confiscati a tutti i soggetti privati. E con grande preoccupazione assistiamo agli attacchi continui, virulenti e sguaiati alla libertà di stampa. Abbiamo detto no, insieme a Cisl e Uil, alla Manovra perché la consideriamo inadeguata per il lavoro e lo sviluppo. La flat tax premia chi ha di più, la pace fiscale è un condono. Il presunto reddito di cittadinanza così come prospettato genera sudditanza. E ancora per ciò che riguarda le pensioni e Quota 100, mentre si fa più chiaro il quadro - si legge che il ritiro anticipato di 4 anni porterà una riduzione della pensione intorno al 30% che rende il provvedimento impraticabile - noi la piattaforma unitaria sulle pensioni l’abbiamo, e siamo pronti a discutere di quella eliminando tutte le storture e le ingiustizie che la riforma a Fornero ha introdotto. Discuteremo di tutto questo il 30 novembre in Toscana nei tre Attivi unitari con Cisl e Uil”.

GRUPPO DIRIGENTE

Giorni fa il Direttivo della Cgil nazionale, con l’approvazione di un ordine del giorno, ha considerato legittimo il percorso che ha portato la Segreteria Generale, dopo una campagna d’ascolto, ad avanzare la proposta di Maurizio Landini a Segretario Generale. “Ovviamente resta legittima la possibilità di altre candidature ad oggi non formalizzate, segno anche questo di democrazia e di pluralismo della nostra organizzazione. Ho condiviso questa scelta, pur avendo chiaro che molte sono le ragioni che in passato ci hanno diviso. Il percorso che ha portato Maurizio in Segreteria confederale e il suo lavoro in questi due anni hanno permesso di ricomporre le differenze - ha concluso Angelini -. Mi sento di aggiungere che, oltre alla condivisione del progetto politico, la figura di Maurizio può rappresentare un valore aggiunto per l’organizzazione e per chi guarda a noi con attenzione e aspettative”. 


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