Attualità martedì 08 ottobre 2024 ore 09:09
Certificazione Ue per l'ospedale da campo toscano
La struttura operativa in caso di catastrofi ha capacità h24 di almeno tre settimane e autosufficienza nella missione: dalla degenza alla chirurgia
PISA — Almeno tre settimane di capacità operativa h24 con autosufficienza per l'intera missione, 20 letti di degenza, area ambulatoriale, area materno-infantile, area trattamento per pazienti critici, servizi di radiologia, ortopedia e riabilitazione: si è concluso dopo 2 anni di attività il percorso di adeguamento del Posto Medico Avanzato con Chirurgia del Gcu (gruppo chirurgia d’urgenza) agli standard internazionali per l'Emergency Medical Team di Tipo 2 (Emt2), un ospedale da campo da impiegare in ambito nazionale e internazionale in caso di catastrofi e operazioni umanitarie.
Nell’hangar della Protezione civile di Ospedaletto a Pisa si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di Certificazione finale del modulo “Emt2 Toscana” da parte del Who (World Health Organization), riconosciuto dalla Commissione europea: l’ospedale è ‘certificato’ ed in grado di essere pienamente operativo.
L’evento ha chiuso ufficialmente un percorso iniziato nel 2022 con un progetto di cofinanziamento della Commissione Ue che aveva tre partner: il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, la Regione Toscana e il Gruppo Chirurgia d’urgenza. Era finalizzato a completare il Posto Medico Avanzato con Chirurgia che già era nella Colonna mobile di Protezione civile della Regione Toscana.
Il nuovo modulo sanitario, di proprietà del Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di Protezione civile fa parte della Colonna Mobile della Protezione civile della Regione Toscana e avrà sede a Pisa.
Il costo dell’adattamento è stato di 373.550 euro, finanziato per il 75% dall’Ue e per il restante 25% dal Dipartimento della protezione civile e dalla Regione Toscana.
"Integrazione fra protezione civile e sanità d'urgenza"
Alla presentazione erano presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, Matteo Nocci esperto medico presso la Commissione europea - Direzione generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (Dg-Echo), il coordinatore del servizio supporto operativo per l’emergenza del dipartimento della protezione civile David Fabi, il direttore della Protezione civile della Regione Toscana Giovanni Massini, rappresentanti dell’aeronautica militare 46esima Brigata, vigili del fuoco, Croce Rossa, Ampas, e Federazione regionale delle Misericordie e Gruppo Chirurgia d’urgenza.
“Si tratta di un progetto fondamentale - ha affermato Giani - che, partito in modo sperimentale due anni fa, raggiunge adesso un traguardo importante, e rappresenta una risorsa a disposizione non solo della Regione e dell’Italia, ma dell’Europa. Spero possa costituire un modello per tutte le altre regioni. Il concetto che sta alla base è l’integrazione fra Protezione civile e sanità d’urgenza, che significa unire la capacità di movimento ed intervento della Protezione civile alla chirurgia d’urgenza che in Toscana è un’ eccellenza. Ed è proprio la sinergia fra i due ambiti a consentire un intervento efficace".
Al pronto intervento sotto le macerie proprio della Protezione civile, si affianca infatti l’immediata disponibilità di un presidio medico avanzato che consente la tempestività e l’aumento delle possibilità di salvare vite: “L’importanza della certificazione dell’Unione europea - ha sottolineato ancora Giani - rafforza il valore della Protezione civile e rende la Regione Toscana leader in questo campo. In un momento in cui la straordinarietà della Protezione civile sta diventando ordinarietà – ha aggiunto Giani- per i cambiamenti climatici, il sapere andare oltre è un segnale straordinario e per farlo è necessario che ci sia un livello di esercitazione all’altezza, cosa che la Toscana è riuscita a fare.”
L’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni si è detta orgogliosa di questo progetto: “Rappresenta – ha spiegato - il contributo che l’Italia, attraverso la Toscana, dà al sistema di Protezione civile internazionale e sottolinea come la giornata di oggi sia un traguardo con la certificazione dell’Unione europea, ma anche l’inizio del nuovo percorso per un ospedale da campo che sarà la risposta del Paese nei casi di emergenza climatica o umanitaria in Ue o fuori".
Tutti i numeri dell'ospedale da campo
"Il nuovo ospedale da campo - ha proseguito Monni - potrà curare fino a 100 pazienti al giorno con l’aiuto di 60 professionisti tra medici, infermieri e logisti volontari del sistema di protezione civile. Il modulo è costituito è costituito da 19 tende pneumatiche modulari di rapido montaggio e facile trasporto".
L’Emt2 Toscana garantirà disponibilità alla partenza entro 48-72 ore dall’attivazione, operatività sul posto entro 24-96 ore, capacità operativa h24 di almeno tre settimane al di fuori dell’Unione e due settimane all’interno, autosufficienza per tutta la durata della missione. Sarà dotato inoltre di area ambulatoriale, area materno-infantile, area trattamento per pazienti critici, 20 letti di degenza, servizi di radiologia, ortopedia e riabilitazione.
L’obiettivo del progetto - la classificazione del modulo sanitario come Emergency Medical Team di Tipo 2 (Emt2), secondo gli standard internazionali previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e riconosciuti dalla Commissione Europea - è stato raggiunto.
La struttura con la certificazione Emt2 potrà essere registrata nell’European Civil Protection Pool (Eccp), il pool europeo di protezione civile che comprende le risorse pre-impegnate dagli Stati del Meccanismo Unionale di Protezione Civile per essere dispiegate immediatamente in caso di emergenze
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