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Attualità sabato 14 novembre 2015 ore 11:30

La guerra irrompe in un normale venerdì

Sui cellulari si materializzano le notizie ancora confuse degli attentati di Parigi e sconvolgono la routine di un fine settimana come tanti



PISTOIA — Il quadro è lo stesso di sempre, quello di un normale venerdì sera nel centro di Pistoia: calca sulla Sala, tavoli pieni dentro e fuori dai locali, ragazzi che pensano ai programmi del fine settimana che si è appena aperto. Eppure basta che qualcuno metta mano al cellulare per inviare un messaggio, come tante volte accade e la prospettiva cambia, proiettandosi in un altro centro cittadino, molto più grande e distante poco più di 1.000 chilometri. Si vedono a occhio le facce che da sorridenti cambiano aspetto e manifestano inquietudine per qualcosa che stanno leggendo.

La notizia della guerriglia avviata dai terroristi nella capitale francese fa così irruzione nel fine settimana delle uscite e delle "vasche" nelle vie che ruotano attorno alla Sala e a piazza del duomo. La percezione che la guerra che si combatte a Parigi sia arrivata tra i tavoli dei pub e nelle conversazioni di chi è uscito a fare due passi si materializza quando cominciano a formarsi piccoli capannelli di persone che cercano freneticamente di capire cosa stia succedendo nella capitale francese. 

"Hanno sparato alla partita Germania-Francia allo Stade de France", dice un ragazzo fermi davanti al Globo che stava cercando di capire come stesse andando l'incontro, "sembra che qualcuno sia morto". In realtà bastano pochi minuti perché la sua versione venga corretta e tristemente aggiornata dal bilancio dei luoghi colpiti e delle vittime che si moltiplicano in diversi punti della città: il bar Carillon, il centro commerciale a Les Halles e il Bataclan. "E' come se succedesse qui, ora", bisbiglia l'amica che gli sta accanto.

Dal mondo virtuale a quello reale, c'è chi si incammina sempre chino sullo smartphone, chi resta a parlare con il bicchiere in mano e chi decide di non pensarci troppo e di continuare il venerdì sera come se niente fosse. 

Di sicuro un venerdì insolito che resterà, purtroppo, ben impresso nella memoria.


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