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Attualità martedì 02 febbraio 2021 ore 09:19

Covid al lavoro per 521 nel Pistoiese

sanificazione

Nel rapporto Inail sulle denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 netta prevalenza tra le donne, secondo un trend in linea con quello regionale



PISTOIA — Secondo l'ultimo rapporto Inail i contagi da coronavirus sul luogo di lavoro nella provincia di Pistoia nel 2020 sono stati 521, di cui 418 riguardano donne e 103 uomini con un’incidenza del 7,3% sul dato regionale. La Toscana, con 7.177 casi (5.276 donne e 1.901 uomini), rappresenta a sua volta il 5,5% degli infortuni Covid sul totale nazionale di 131.090 segnalazioni.

Il tema è delicato perché si parla di infortuni sul lavoro, con tutto ciò che questo comporta anche dal punto di vista legale nei rapporti fra dipendenti e aziende. Con qualche problema burocratico che riguarda le Aziende sanitarie e il diritto alla privacy.

“L’impasse – ha spiegato l’avvocato Irene Puddadi Rödl & Partner – è dovuta al fatto che il datore di lavoro non è autorizzato a comunicare ai colleghi il nominativo di un dipendente risultato positivo. L’azienda è tenuta a fornire all’autorità sanitaria locale le informazioni necessarie perché quest’ultima possa assolvere ai compiti previsti dalla normativa emergenziale e, contemporaneamente, ha facoltà di domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, ma è l’autorità sanitaria locale che ha la potestà di contattare i lavoratori per poi applicare le opportune misure di quarantena”.

Il rischio è che le aziende lascino operativi interi reparti o uffici con il pericolo di diffusione del virus, non solo tra i dipendenti che sono stati a contatto diretto con il soggetto contagiato, ma anche tra i loro famigliari e i conoscenti.

“Tuttavia non si può fare diversamente – ha aggiunto Pudda in proposito –. La procedura è volta a tutelare la privacy del lavoratore risultato positivo al coronavirus. Certo, come è facile immaginare, procedere alla disinfezione della postazione di lavoro, delle attrezzature utilizzate e degli spazi comuni frequentati dal dipendente, domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, nonché isolare o chiudere gli uffici in cui il dipendente ha lavorato garantendone allo stesso tempo la totale riservatezza è di difficile applicazione”.


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