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Attualità domenica 23 ottobre 2016 ore 11:55

"Animali trattati come oggetti, Comune scorretto"

Enpa Pistoia lancia l'allarme in merito al bando indetto dal Comune per la gestione del canile di via Agati: "Molti animali resteranno senza casa"



PISTOIA — Un bando di gara da rivedere, perché non tutela gli animali già presenti nelle strutture di ricovero e assistenza e perché "scippa" Enpa delle proprie.

Questo il punto di vista di Enpa Pistoia, presieduto da Rossella Ghelardini, in merito al bando indetto dal Comune per la gestione del canile di via Agati (vedi articolo collegato).

"La gara prevede un forfait onnicomprensivo per tutto il settore dei gatti, stimato in una media di 1.111 mici accolti annualmente - spiega Rossella Ghelardini - Nessuna struttura, professionalità e procedura viene chiesta nel bando, che invece indica come unico luogo di ricovero la stanza degenza gatti sterilizzati, dall'Asl già condivisa come cucciolaio e che dispone di sole sei gabbie. Poiché non è possibile per esigui spazi e esigenze sanitarie stipare gatti malati con quelli sani, è evidente che il futuro gestore ne lascerà per strada diverse centinaia".

Secondo l'ente nazionale protezione animali pistoiese, gli animali già presenti nelle strutture Enpa non dovrebbero essere costretti a un trasferimento forzato: "una società civile non sposta esseri senzienti come cassette di frutta" spiega Ghelardini.

"C'è una profonda scorrettezza da parte dei Comuni nella stesura della gara, in quanto nonostante vi siano da oltre dieci anni servitù di fatto sul canile sanitario, ad oggi nessuna costituzione e disciplina delle stesse è stata adottata - rileva Enpa Pistoia - E ancor più grave si sono messi nella disponibilità del futuro gestore beni di proprietà Enpa, quali due box di isolamento (realizzati a seguito di prescrizione Asl per l’accreditamento della struttura) e il gattile temporaneo che ha dato risposte a molte colonie che dal territorio andavano spostate non avendo ad oggi la città di Pistoia un’isola felina".

Uno scontro tra Enpa e Comune di Pistoia (e agli altri undici comproprietari del canile) che potrebbe avere strascichi legali: l'ente presieduto da Rossella Ghelardiini ha infatti manifestato la volontà di riservarsi "il diritto di affidare ai propri legali la difesa dei propri diritti e di quelli degli animali".


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