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Attualità giovedì 18 maggio 2023 ore 15:50

Restauratori si diventa, 60 posti per la formazione

restauratore

I corsi, attivati con oltre un milione dal Fondo sociale europeo, si rivolgono ciascuno a 15 allievi in 4 percorsi formativi in altrettanti ambiti



TOSCANA — Oltre un milione di euro di risorse del Fondo sociale europeo per attivare quattro corsi ciascuno aperto a 15 allieve o allievi per diventare tecnici del restauro: sono in tutto 60 i futuri restauratori che si vanno a formare in Toscana negli ambiti manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee; manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile; superfici decorate dell’architettura; materiali lapidei, musivi e derivati.

In questa prima fase si raccolgono le proposte di percorsi formativi da parte di organismi accreditati e imprese del settore attive sul territorio regionale per “Tecnico del restauro dei beni culturali”. Online c'è già l'avviso, promosso nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Le domande devono essere presentate entro le 13 del 16 giugno 2023 attraverso il sistema informativo Fse.

Per ogni progetto è previsto un tetto massimo di 256.095 euro. È garantito il finanziamento di un progetto per ciascuno dei quattro settori, purché non risultino progetti finanziabili per uno o più settori. Il corso di formazione si articola in tre anni e 2.700 ore, il 60% delle quali deve essere dedicato ad attività pratiche in laboratorio o cantiere su manufatti qualificabili come beni culturali.

Ma chi è il tecnico del restauro dei beni culturali? Si tratta della figura professionale che collabora con il restauratore. Interviene per limitare i processi di degrado dei beni ed assicurarne la conservazione, garantisce la corretta esecuzione delle operazioni, sotto la direzione ed il controllo diretto del restauratore. Ancora, si occupa della preparazione dei materiali necessari agli interventi ed è responsabile della cura dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature.

“Grazie alle risorse del nuovo settennato del Fondo sociale europeo - spiega l'assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini - vogliamo mettere in campo un'offerta formativa varia e ampia, per favorire l'occupazione e rispondere alle molteplici esigenze segnalate da parti sociali e territori. Questo avviso, infatti, nasce proprio per rispondere ad un'esigenza che in questi mesi ci era stata segnalata, in un settore che in Toscana ha necessità di figure adeguatamente formate".


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