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Attualità venerdì 15 novembre 2024 ore 10:15
Diabete, 250mila toscani in lotta con la malattia
Per seguire i pazienti la Toscana vanta primati europei, come la lettura dei livelli di glucosio in tempo reale sul fascicolo sanitario elettronico
TOSCANA — Dai campi scuola per bambini, gli adolescenti e le famiglie alle innovazioni tecnologiche, come l’essere stata la prima regione in Europa a permettere alle persone diabetiche di leggere i dati sul livello del glucosio nel sangue, in tempo reale, direttamente sul fascicolo sanitario elettronico, semplificando il lavoro di diagnosi e definizione dei percorsi di cura che spetta a medici e specialisti: è la Toscana che lotta contro il diabete, malattia che affligge 250mila cittadini sul territorio regionale, molti con pluripatologie ed elevato rischio cardiovascolare.
A fare il punto sulla patologia è stata ieri la Regione in occasione della giornata mondiale dedicata al diabete.
Proprio sul fronte dell’innovazione tecnologica sono già oltre 3.000 i diabetici che hanno colto l’opportunità offerta di recente di avere un controllo costante del proprio stato di salute grazie ai dati letti dal proprio sensore di rilevamento di glucosio ed importati nel fascicolo sanitario elettronico.
L’esperienza, la prima in Europa per l'appunto, è stata premiata dall’Osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano per la categoria “Soluzioni a supporto del percorso del cittadino”.
Tra le iniziative che migliorano la qualità della vita delle persone diabetiche anche i campi scuola organizzati per ragazze e ragazzi dai 10-13 anni ai 14-17, con alcuni adolescenti più grandi a far da tutor, i campi per famiglie con bambini che soffrono di diabete (genitori e figli insieme) ed un campo per tutor, rivolto a 12-15 ragazze e ragazzi adolescenti.
Sono luoghi e momenti dove imparare ad eseguire il controllo della glicemia, a riconoscere per tempo e gestire eventuali scompensi acuti, a somministrare dove necessario l’insulina. Per fugare timori dei genitori e dei ragazzi e sviluppare autostima e responsabilizzazione.
“La nostra organizzazione e i risultati clinici conseguiti sono un esempio per tutta la comunità diabetologica nazionale – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani –. Con la rete diabetologica regionale, che garantisce equità di cura alla persone attraverso il servizio sanitario pubblico, non lasciamo indietro nessuno”.
“Siamo tra le prime regioni in Italia ad aver adottato e un modello di gestione integrata del diabete, mettendo al centro il paziente e puntando su un approccio multiprofessionale e digitale", ricorda l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.
"Il percorso negli anni ha portato a definire protocolli diagnostico-terapeutici condivisi su tutto il territorio regionale, fino alla costituzione della rete della patologia diabetica. Tutte iniziative che hanno permesso di migliorare la qualità della vita delle persone diabetiche facendo anche da apripista in Europa, come nel caso della sincronizzazione dei sensori per la misurazione del glucosio con il fascicolo sanitario elettronico”.
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