Attualità lunedì 08 agosto 2016 ore 13:45
Tardelli, ricorda Bianchi: "L'omelia sei tu"

Il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli ha ricordato il suo predecessore durante l'omelia: "Impossibile parlare in astratto. Non vorrei essere qui".
PISTOIA — E' stato Monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, ha pronunciare l'omelia durante il funerale dell'ex vescovo Mansueto Bianchi (vedi articolo collegato).
L'attuale capo della Diocesi di Pistoia si è lasciato andare a un lungo ricordo personale davanti ai tanti fedeli accorsi in Cattedrale per dare l'ultimo saluto all'ex vescovo della città, morto a 66 anni.
"Non ce la faccio a parlare in astratto, stasera. È con te, amico mio, che stasera sento di dover parlare, perché l'omelia sei tu, è la tua vita - le parole di monsignor Tardelli - M'immagino già cosa starai dicendo ora: che non va bene. Appena ti rividi subito dopo l'operazione, con la tua solita ironia ma già presentendo come sarebbe andata a finire, mi dicesti che volevi leggere in anticipo la mia omelia, per controllare ciò che avrei detto al tuo funerale. Non ti ho obbedito e ora sono qui a presiedere un rito che mai avrei pensato di dover presiedere".
Tardelli ha proseguito sul filo dei ricordi personali: "Quando l'altra sera ti ho incontrato immobile nel tuo letto e ho visto il tuo sorriso, l'ho subito riconosciuto, perché rivisto tante e tante altre volte. Era il sorriso della tua dolce e pungente ironia, come se tu ci dicessi dal letto di morte: 'Ora ci siete voi nelle peste! Finora c'ero anch'io, ma ora ci siete voi. Io sono al sicuro, ora tocca a voi sbrigarvela'. Nello stesso tempo però, quel tuo sorriso bonario e un po' a presa di giro, mi diceva: 'non abbiate paura, non vi preoccupate: tutto passa, io vi sarò sempre vicino e Dio non vi abbandonerà".
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