La nuova azienda infatti, che è una società a responsabilità limitata, ha a proprio carico anche i debiti contratti dall'impresa precedente, che era un'azienda agricola. Per questo alcuni lavoratori hanno accumulato anche sei o sette mensilità di arretrato, alle quali deve essere aggiunto il tfr della vecchia ditta che non è stato ancora liquidato.
L'incontro in Provincia, fissato per venerdì 31 ottobre, dovrebbe essere quello decisivo per la chiusura della procedura di mobilità. Pur tenendo conto di questa importante riunione, il sindacato si è detto pronto a mettere in campo iniziative di protesta e di lotta per sostenere la situazione dei 25 dipendenti coinvolti.
Secondo Fabio Capponi, sindacalista della Flai-Cgil, la crisi attuale è senz'altro provocata dalla difficoltà che sta attraversando tutto il settore florovivaistico, ma anche da "scelte imprenditoriali che evidentemente sono state poco avvedute e che hanno determinato un ulteriore appesantimento della situazione di difficoltà".