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Vertenza Gibus, i lavoratori dal vescovo

Intanto due lavoratori hanno accettato il trasferimento a Padova, come proposto dall'azienda fin dall'inizio della trattativa

Fausto Tardelli

"I due dipendenti che sono andati a Padova non costituiscono una resa dei lavoratori, in quanto i due avevano già manifestato la loro volontà di andare a Padova prima dell'inizio della vertenza", ha detto Marco Ballati della Fillea-Cgil.

Una situazione che, comunque, "rimane complicata, c'è una trattativa in corso difficile. All'azienda chiediamo di fare uno sforzo di attenzione verso la situazione che hanno generato", aggiunge Ballati.

Questione rimarcata anche da Daniele Vaccaro della Filca-Cisl. "La trattativa - ha spiegato - è in fase di stallo, stiamo contrattando un pacchetto di cose, tra cui ammortizzatori sociali e trasferimenti. ci auguriamo che l'intervento del vescovo in qualche modo possa dare una scossa anche alla trattativa stessa".

 "L'incontro di stamani con il vescovo - ha aggiunto Ballati - è stato un momento molto importante, perché ha dimostrato sicuramente quanto una vicenda di questo tipo debba andare oltre una gestione squisitamente economica". 

Sul piatto, fin dall'inizio, c'è la volontà dell'azienda padovana che produce tende da giardino, di chiudere lo stabilimento di Casalguidi e trasferire i lavoratori per concentrare la produzione nella casa madre. Negli ultimi incontri, dopo che sembrava essersi aperto un barlume di prospettiva, il nuovo stallo.