Una volta ricevuto il carburante faceva perdere le proprie tracce senza pagare il conto. Per riuscire in questa impresa l'uomo utilizzava utilizzando una carta di identità falsificata, intestata ad un imprenditore padovano titolare di una ditta di autotrasporti, lui ignaro della vicenda così come le altre ditte coinvolte.
Il truffatore aveva ordinato gasolio per autotrazione per un valore complessivo di 10mila euro ad una società di Scandicci (Firenze). Il titolare di questa società però, intuendo il possibile raggiro in quanto già vittima in passato di truffe di questo tipo, si era rivolto ai carabinieri di Quarrata perché in quel Comune avrebbe dovuto effettuare la consegna del combustibile presso un sito indicato dall'acquirente.
E sono stati proprio i carabinieri a presentarsi alla consegna, che avrebbe dovuto avvenire in un capannone di via Caravaggio che l'uomo aveva preso in affitto sotto falso nome.
Da ulteriori accertamenti è emerso che il truffatore aveva già utilizzato lo stesso stratagemma in un altro episodio verificatosi alla fine dello scorso anno nella provincia di Arezzo nel quale la vittima era stata ancora una volta la società con sede a Scandicci.
I militari lo hanno quindi denunciato per la truffa del 2014 e per quella tentata a Quarrata, per la sostituzione di persona attuata in entrambi i casi e per l'uso della carta di identità falsificata, sulla quale sono in corso accertamenti sulla provenienza.