Tutto è partito da un'interrogazione presentata al presidente del consiglio comunale di Quarrata, Giovanni Dalì, al sindaco Marco Mazzanti e al segretario comunale Paolo Campioli da tre consiglieri del gruppo di minoranza 'Insieme per Quarrata'.
Da lì, come hanno ricostruito stamattina alcuni quotidiani locali, si sono sviluppate le indagini del sostituto procuratore della Repubblica Fabio Di Vizio che ha messo sotto la lente di ingrandimento le procedure con cui sono stati affidati nel recente passato tutta una serie di servizi ad alcune ditte, consorzi e cooperative locali.
Come quello di trasporto scolastico, affidato al consorzio Copit, piuttosto che quello di mensa o di assistenza domiciliare agli anziani che è finito invece a una cooperativa. Nel mirino anche la gestione dei cimiteri.
La procura alla fine ha iscritto nel registro degli indagati tre dirigenti che all'epoca dei fatti ricoprivano i ruoli apicali nei servizi Pubblica istruzione, formazione e trasporti integrati, lavori pubblici e servizio sociale. L'accusa per tutti e tre è di abuso d'ufficio.
In una nota il sindaco ha spiegato che il Comune fornirà ai tre dirigenti il patrocinio legale così come richiesto, visto che l'amministrazione è certa di aver sempre operato nel rispetto delle norme. "Mi preme fornire queste informazioni - ha scritto Mazzanti nella nota - ai fini di una maggiore trasparenza sull'operato della nostra amministrazione, con l'auspicio che la vicenda si possa concludere quanto prima".