La denuncia di una madre preoccupata per la figlia adolescente ha portato in provincia di Pistoia a smantellare una rete di spaccio di droga che aveva come target proprio i minorenni. I carabinieri hanno eseguito 10 misure cautelari: 5 persone sono state condotte in carcere, due poste agli arresti domiciliari e per tre è stato disposto il divieto di dimora nei territori provinciali di Pistoia e di Prato.
L'operazione dei militari dell'Arma è stata effettuata giovedì scorso nella piana pistoiese a conclusione di indagini contro lo spaccio di stupefacenti che hanno documentato circa 7.500 cessioni tra cocaina e hashish nell'arco di un anno, per un volume d'affari stimato intorno ai 300mila euro.
La vicenda ha avuto inizio quando una mamma, preoccupata per i cambiamenti nel comportamento della figlia adolescente, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. I suoi sospetti erano nati notando che la ragazzina, dopo aver iniziato a frequentare un ragazzo, mostrava segni compatibili con l'uso di sostanze stupefacenti.
I genitori hanno così deciso di sottoporre la giovanissima a test delle urine dopo ogni incontro con questo giovane di nazionalità italiana, già noto alle forze dell'ordine per fatti di droga. I loro timori sono stati così confermati.
Da lì le indagini coordinate dalla procura di Pistoia, che si sono dipanate fra servizi di osservazione, controllo, pedinamenti e raccolta di testimonianze fino alle 10 misure cautelari, oltre alle quali i carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo di un'auto, ritenuta provento dell'attività di spaccio.