Cronaca

Falsi contratti di appalto, maxi sequestro in Toscana

Scoperte fatture per operazioni inesistenti e somministrazione illecita di manodopera: sequestrati oltre 6 milioni e mezzo di euro

Maxi operazione della guardia di finanza che, nell'ambito di una indagine per frode fiscale riconducibile all'illecita somministrazione di manodopera, ha sequestrato oltre 6,6 milioni di euro tra conti correnti, strumenti finanziari e cassette di sicurezza riconducibili agli indagati tra le Province di Pisa, Firenze, Pistoia, Prato, Lucca e Milano.

Il sequestro è stato compiuto nei confronti di due società, una con sede in provincia di Pisa e l'altra nel Milanese, e di 4 dirigenti della società pisana.

I provvedimenti sono stati emessi a conclusione di una articolata indagine che ha portato i finanzieri ad ipotizzare il reato di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Nelle indagini risultano coinvolte complessivamente 8 persone fisiche e 2 imprese.

Gli accertamenti, che hanno riguardato gli anni dal 2016 al 2020, avrebbero consentito alla guardia di finanza di individuare un sistema fraudolento basato sulla stipula di falsi contratti di appalto e subappalto, che in realtà dissimulavano una vera e propria somministrazione illecita di manodopera.

All’esito delle indagini, le fiamme gialle hanno ricostruito un’evasione di Iva per oltre 6 milioni e 600 mila euro, derivante dall’utilizzo nelle dichiarazioni fiscali di fatture false.