Politica

Renzi attacca i magistrati e difende la Leopolda

Il leader di Italia Viva è intervenuto all'interno di una serra davanti a 400 persone dove ha parlato anche delle elezioni regionali in Toscana

Matteo Renzi ha parlato davanti a 400 persone che si sono riunite a Pistoia all'interno di un vivaio per seguire il leader di Italia Viva.

Renzi è intervenuto sull'indagine della Procura di Firenze sulla Fondazione Open ed ha attaccato i magistrati "Non tocca a loro stabilire cosa sia la Leopolda - ha detto - se qualcuno ha commesso reati giudicatelo, ma non potete considerare la Leopolda un reato perché la Leopolda è politica e la magistratura deve rispettare l'autonomia della politica". "Rivendichiamo il diritto di fare politica - ha poi aggiunto - senza bisogno di chiedere il permesso a qualcuno che deve giudicare". Poi ha rilanciato "Venerdì ho chiesto alla Procura di Firenze di indagare su chi ha diffuso i documenti relativi al mio conto corrente bancario". Rivolgendosi direttamente al procuratore Giuseppe Creazzo ha poi aggiunto "Sono certo che il procuratore sarà in grado di dare delle risposte su chi si è reso colpevole della violazione del segreto istruttorio e bancario. Sono tre le possibilità, la Banca d'Italia ma non credo, la Procura di Firenze e nel caso dovrebbero indagare i magistrati di Genova, oppure la Guardia di Finanza. Sono stati solleciti nel mandare trecento finanzieri a perquisire persone che non erano indagate per avere dei bonifici, sono certo che la mia esigenza di giustizia avrà risposte".

"Accanto alle sardine servono i salmoni controcorrente" è stato un altro dei passaggi dell'intervento riferito al movimento che nelle ultime ore ha riempito le piazze toscane di Firenze e Livorno.

Renzi è intervenuto anche sulle elezioni per la presidenza della Regione Toscana "Italia Viva a doppia cifra sarà decisiva per la vittoria del centrosinistra" ha detto ai 400 riuniti nella serra dell'azienda vivaistica.