Ferito alla testa, una volta al triage del pronto soccorso ha dato in escandescenze arrivando a minacciare di morte gli infermieri in servizio: il nuovo episodio di violenza registrato in un ospedale toscano ha avuto per teatro, nella serata di lunedì scorso, il presidio San Jacopo a Pistoia. A darne notizia è il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind.
Secondo la ricostruzione del sindacato, il paziente "era stato accompagnato poco prima in pronto soccorso da un’ambulanza per una ferita alla testa. Al momento del triage ha iniziato a dare in escandescenze, strattonando e minacciando di morte l’infermiere. Stesso trattamento è stato riservato a medico, infermiere e Oss corsi a supporto del sanitario".
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e personale della polizia municipale, oltre alle guardie giurate: "A quel punto l’uomo è stato accompagnato dai carabinieri in un ambulatorio per essere sottoposto alle cure del caso, ma ha continuato a inveire e minacciare di morte il personale, tentando anche di colpire con una testata l’operatore che lo stava accompagnando a fare un esame diagnostico. Dopo oltre un’ora di urla e minacce l’uomo è poi stato accompagnato dalle forze dell’ordine fuori dal pronto soccorso", è riferito in una nota.
“Proprio nella giornata in cui è stata conferita la medaglia d’oro alla memoria della dottoressa Barbara Capovani da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella - spiega la segretaria territoriale Rosa Scelta - al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia si è verificata una nuova aggressione”.
“La paura è stata tanta - commenta Scelta - perché sentirsi minacciati di morte mentre si svolge il proprio lavoro è tutt’altro che piacevole. Non è più possibile lavorare così".
"Siamo allarmati e lo diciamo da mesi ormai, vista la crescita di aggressioni al personale sanitario registrata negli ultimi anni - ha aggiunto David Nucci, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia - non basta la tempestività di intervento, servono anche soluzioni che consentano di evitare situazioni di pericolo. I nostri infermieri devono essere messi in condizione di lavorare in serenità e di rimanere concentrati per assistere al meglio i pazienti e sentirsi tranquilli anche quando raggiungono o lasciano il posto di lavoro".