E' durata un anno l'indagine della procura di Livorno su un carico di 600 chili di hashish arrivato al porto labronico. A finire in manette due torinesi, dei quali uno domiciliato a Pistoia, entrambi gravemente indiziati di voler introdurre illecitamente oltre 6 quintali di droga dalla Spagna.
L’indagine è partita nel 2019 quando una motonave proveniente dalla città di Valencia arrivò in porto con un semirimorchio danneggiato a causa delle pessime condizioni del mare e con all'interno 18 fioriere di grandi dimensioni che si ruppero nello scontro.
Dopo l’arrivo della motonave in porto, dopo un approfondito controllo delle fioriere sono stati sequestrati oltre 613 chili di hashish, abilmente occultati all’interno delle stesse.
Grazie alla sinergia operativa tra il Reparto Antifrode ADM di Livorno, la Squadra Mobile e la Polmare è stato possibile individuare il destinatario delle fioriere e la relativa società. Dalle indagini è emerso che i due finiti agli arresti nei giorni precedenti alla partenza della motonave si trovavano proprio a Valencia.
Lo stupefacente avrebbe fruttato una somma, stimata dagli stessi indagati, tra i 2,5 e i 3 milioni di euro.