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Meri addio, la Toscana piange la ex pallavolista

La carriera sportiva, poi la malattia contro cui l'atleta aveva ingaggiato una dura battaglia: non ce l'ha fatta. Per lei il cordoglio istituzionale

Meri Malucchi (Foto da Facebook)

La sua lotta contro il cancro l'aveva resa un simbolo per quanti si misurano con una malattia drammatica da sostenere e combattere. Poi però stamattina Meri Malucchi, ex pallavolista di Lamporecchio, non ce l'ha fatta e si è spenta a 58 anni, vinta dal tumore al cervello contro cui si batteva da circa un anno.

Meri aveva reso il suo male punto di forza per altri che come lei lo pativano, creando sui social il blog Meri Team: alziamo il muro: "Mi sentivo la donna più forte del mondo. Ero felice", vi si legge. "Un giorno, durante una vacanza [...], cado a terra". La scoperta del male, l'operazione d'urgenza, la diagnosi.

E poi la lotta: "La mia missione - scriveva ancora Meri - è quella di sensibilizzare le persone e aiutarle a cambiare atteggiamento verso la malattia, far ottenere maggiori risorse, umane e economiche a chi ci permette di avere una chance, una possibilità, una vita!"

Proprio da quella pagina Facebook stamani è arrivata la notizia: "Col cuore pieno di dolore, la famiglia comunica che, dopo una lunga malattia, questa mattina Meri è tornata libera di correre oltre ogni spazio e ogni confine". 

Meri Malucchi aveva giocato anche in A1, poi era passata ad allenare le squadre. Proprio pochi giorni prima della diagnosi, aveva assunto il ruolo di direttrice tecnica della Volley Academy Toscana.

Per lei anche il cordoglio del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: "Con profondo dolore - sono le sue parole affidate ai social - ho appreso della scomparsa di Meri Malucchi, ex pallavolista e allenatrice nata a Lamporecchio, figura amatissima del volley toscano, che ha affrontato con straordinario coraggio la battaglia contro il tumore".

"Ho avuto il privilegio di conoscerla e dal dolore ha saputo generare speranza, dando vita al progetto Meri Team – Alziamo il muro, diventato simbolo di forza e solidarietà per tanti. Il suo esempio continuerà a vivere nella comunità sportiva e nel cuore di chi l’ha conosciuta".