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Giornata mondiale del suolo, viaggio nella Toscana delle fragilità

Sono 234 i territori comunali toscani esposti a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni, e corrispondono all'86% del totale

Sono 234 su 273 i Comuni toscani esposti a rischio idrogeologico per frane e alluvioni, e il numero assoluto corrisponde a una percentuale dell'86%: i dati sono quelli dell'Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) e tratteggiano il volto della Toscana fragile su cui poi incide il fenomeno del cambiamento climatico che, secondo invece un sondaggio di Coldiretti Toscana, preoccupa 8 toscani su 10.

I dati sono diffusi proprio dall'associazione regionale degli agricoltori in occasione della Giornata mondiale del suolo che ricorre il 5 Dicembre. Consumo di suolo e sottrazione di terra fertile in grado di assorbire le precipitazioni generano una situazione di rischio. In Toscana negli ultimi 50 anni è scomparso un terreno agricolo su 3, il che ha prodotto una minor permeabilità dei suoli.

Secondo Ispra, al contrario le aree urbane hanno continuato ad espandersi con un incremento di 3.270 ettari, per un totale di suolo consumato di 141mila ettari pari al 6,17% dell’intera superficie regionale. 

"Dal 2012 ad oggi il suolo sepolto sotto asfalto e cemento non ha potuto garantire l’assorbimento di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora scorrono in superficie aumentando il rischio idrogeologico", quantifica Coldiretti. I 103 eventi estremi censiti in Toscana tra il 2022 ed il 2010 da Legambiente sono uno degli esiti.