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Per Giulia Cecchettin giornata di lutto in Toscana

Il governatore Giani ha proposto che per la giovane vittima di femminicidio sia proclamato anche lutto nazionale. Flash mob e manifestazioni

Scarpe rosse, il simbolo della lotta ai femminicidi e alla violenza sulle donne

La Toscana osserverà una giornata di lutto a livello regionale per la morte di Giulia Cecchettin, la 22enne vittima in Veneto di femminicidio per il quale è in arresto il suo ex fidanzato e suo coetaneo Filippo Turetta. 

Ad annunciarlo è il presidente della Regione Eugenio Giani: "Un giorno di lutto nazionale per la morte di Giulia Cecchettin, ennesima vittima di una catena che non sembra mai fermarsi e che invece dobbiamo fermare. Lo proporremo al Governo ma, anche se il Governo non dovesse aderire, lo faremo comunque in Toscana", ha detto.

Non solo, però, perché le manifestazioni di cordoglio per la morte della ragazza oggi in Toscana si sono tradotte anche in una manifestazione che ha Pisa ha radunato oltre 1.000 persone nell'iniziativa promossa dal movimento Non una di meno.

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Ancora, ecco un minuto di silenzio e in un flash mob all'università di Firenze, nella più grande aula universitaria del campus delle Scienze sociali dove era in agenda un incontro introdotto dalla rettrice Alessandra Petrucci con professoressa emerita dell’Ateneo e già presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra e la prima presidente della Corte Suprema di Cassazione Margherita Cassano.

Nel flash mob studentesse, studenti e docenti dell’università di Firenze hanno pronunciato a voce alta, ad uno ad uno, i nomi di tutte le 100  donne vittime di femminicidio nel solo 2023.

Minuto di silenzio anche in apertura di seduta del consiglio comunale di Firenze. A Livorno, intanto, l'amministrazione comunale organizza una fiaccolata per il 25 Novembre.

Domani all'università di Pisa è stato disposto che sia osservato un minuto di silenzio all’inizio di tutte le riunioni di commissioni, organi, sedute di laurea, consigli di dipartimento e di corsi di studio e delle lezioni, e il rettore ha Riccardo Zucchi ha dichiarato: "Giulia non era una studentessa del nostro ateneo, eppure sentiamo che la sua morte riguarda anche noi".