Attualità

Arrivano gli aiuti per l'agricoltura in ginocchio

La Regione ha chiesto lo stato di calamità per le aziende alluvionate il 19 settembre. Danni per 10,5 milioni a Lucca, Firenze, Prato, Pisa e Pistoia

Che il 19 settembre scorso si fosse scatenato sulla toscana un fenomeno atmosferico di eccezionale portata era chiaro a tutti quelli che lo avevano vissuto, in diretta o attraverso le immagini. Che in gergo tecnico si chiamasse Downburst, invece, è un fatto meno noto. Ma è proprio il Downburst, ovvero un vortice generato da una colonna d'aria fredda scesa rapidamente dal cumulo di nubi, accompagnata da forti piogge e che, al momento dell'impatto con il suolo, ha deviato espandendosi come in una esplosione e scagliando a forte velocità grossi chicchi grandine, che ha causato all'agricoltura toscana danni stimati per un totale di 10 milioni e mezzo di euro.

Colpite 5 province: Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Firenze, le cui aziende agricole ora riceveranno un sostegno economico da parte del governo. "Avevamo anticipato che avremmo fatto fronte a questa richiesta da parte degli imprenditori agricoli e abbiamo mantenuto l'impegno - ha detto il governatore della Toscana, Enrico Rossi - Chiediamo al Ministero delle politiche agricole di porre in essere tutte le iniziative a favore delle imprese danneggiate per consentire di uscire dalla situazione di crisi generata da questo fenomeno del tutto eccezionale".

"Tanto eccezionale - ha continuato l'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori - che la Regione ha chiesto anche al Ministero la declaratoria di riconoscimento dell'eccezionale avversità atmosferica, un cosiddetto Downburst, visto che la sua assoluta straordinarietà non è riconducibile a nessuna delle calamità conosciute come trombe d'aria, vento forte, grandine e uragano, che sono oggetto delle vigenti normative anche in materia di assicurazione agevolata".