Cronaca

Arrestato imam per truffa allo Stato

Percepiva l'assegno di disoccupazione pur avendo lasciato l'Italia. L'uomo ha predicato anche a Pistoia e a Capannori. Operazione della Digos

Per legge, in Italia, per incassare gli assegni di disoccupazione, è necessario rimanere all'interno del territorio nazionale. Invece, secondo gli inquirenti, l'imam Mohamed Rafiq, 48 anni, marocchino, pur avendo varcato i confini dello Stato da tempo, avrebbe percepito indebitamente dall'Inps una somma complessiva di circa 30mila euro. Adesso deve rispondere dell'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato.

L'arresto è scattato in flagranza di reato dopo che Rafiq aveva prelevato 3.400 euro da un conto corrente postale a lui intestato in un ufficio di Pistoia.

Secondo la ricostruzione dell'agenzia Ansa, Mohamed Rafi è arrivato in Italia nel 2000 e, per 12 anni, ha lavorato in un maglificio di Prato. A causa della crisi economica, nel 2011 l'azienda attivò le procedure per la cassa integrazione e nel 2013 quelle per i licenziamenti e la conseguente mobilità. 

Fra i destinatari dell'assegno di disoccupazione c'era anche Mohamed Rafiq che però, secondo gli inquirenti, dal giugno del 2013 non avrebbe più abitato in Italia, dove rientrava saltuariamente per prelevare il denaro degli ammortizzatori sociali dall'ufficio postale. Il marocchino percepiva anche gli assegni familiari anche se moglie e figli si sarebbero trasferiti in Marocco nel 2009.